Roma-Napoli? Ho un timore per il Napoli, è il pubblico. La partita è delicatissima, anche perché è quella prima di Natale. Se il Napoli gioca o succede qualcosa per cui va un attimo in difficoltà, ho paura che il pubblico sottolinei le difficoltà della squadra con il silenzio o con la disapprovazione. In certi momenti il tifoso ha tutto il diritto di approvare, disapprovare, applaudire e fischiare, ma va fatto a fine partita, perché altrimenti la squadra viene ‘ammazzata’. La decisione sulla SuperLega? La Superlega di 3/4 anni fa non esiste più in pratica, questo è tutto un altro progetto e va considerato perché promette di essere molto più inclusivo rispetto alla vecchia SuperLega. Credo che un paio d’ore fa si sia scritta una pagina storica del calcio internazionale. Alla Uefa non resterà che scendere a patti con questa realtà”.
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