Crisi Napoli? Il termine più appropriato per il Napoli è la sensazione di smarrimento. Non vuol dire che non ci sono capacità tecniche ma il calciatore, non per questioni di rivalsa personale, tende a pensare ora faccio io qualcosa da solo per aiutare la squadra e crea ancora più confusione. L’anno scorso era stata costruita non solo col talento ma sulla proprietà di team. Ho visto una squadra equilibrata in tutti i reparti, devono analizzare perché questo spirito è sparito in sei mesi nessuno pretendeva che il Napoli facesse un ciclo di cinque anni con più scudetti e la finale di Champions però nemmeno che diventasse una squadra da Europa League e Conference perché ci vorrebbe proprio un grosso impegno per non centrare il 4°posto.
Giuntoli? In passato Paratici e Cherubini è sempre state gente molto vicina alla società e ai giocatori. Diciamo che Giuntoli però è una figura molto utile nel calcio che viene dalla gavetta e un direttore sportivo molto vicino alle vicende anche personali dei calciatori come il vecchio padre di famiglia. Per esempio al Napoli in questo momento si sta sentendo la sua mancanza dalla parte umana".
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