Repice, il calcio italiano e la Serie A
—"Il calcio italiano si sta espandendo a macchia di leopardo per quanto riguarda i titoli e i successi che in passato sembravano destinati solo a determinate squadre. Oggi in Serie A c’è solo una squadra veramente forte: il Napoli, mentre le altre partono indietro. L’altra sera ho raccontato la Juventus-Inter. Tutti mi parlavano di una partita-spettacolo, ma dal mio punto di vista queste partite non vengono giocate con la giusta attenzione e tecnica. La sera ho visto la partita del Napoli: parliamoci chiaro, la differenza tra il Napoli e le altre squadre della Serie A è importante, anche se non abissale".
Sul panorama europeo e la Premier League
—"Manchester City-Napoli? No, commenterò la partita tra Juventus-Borussia Dortmund e dopo dovrò occuparmi di un problema agli occhi, quindi dovrò pensare alla mia cura personale. Ci sarà spazio per commentare una partita del Napoli, ma dipenderà anche da qualcuno più grande di me".
"Forse sbaglierò, ma non ho una grande passione per il calcio inglese e la Premier League. Mi piacciono gli allenatori forti che sanno farsi comprare i giocatori, come dice Fabio Capello. Il Manchester City ha un portiere che para con i piedi e un centravanti che sembra provenire dallo spazio. Loro sono i più forti; Guardiola è tornato al modo di giocare di qualche anno fa".
Un pensiero su Maradona
—"Ho una venerazione per Diego Armando Maradona. Francesco Totti ne parlava dal punto di vista calcistico, io lo considero un punto di riferimento come uomo per la sua onestà e perché non si nascondeva dietro nulla. Maradona aveva una genialità intrinseca unica, al di là della sua cultura di base. Lui è stata una rivelazione per tutti".
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