Cosa non ha funzionato secondo lei mercoledì sera in Champions League? Abbiamo visto un Napoli tornato indietro di due o tre settimane, simile a quello visto prima della sosta per le nazionali?
"Dopo aver giocato partite molto intense con Atalanta, Juventus e Roma, spendendo tantissime energie fisiche e mentali, è normale che possa arrivare un calo. Succede a tutte le squadre. Anche l’Atalanta, ha perso a Verona e poi ha battuto il Chelsea. Dopo tre o quattro gare di altissimo livello, una partita in cui sei meno brillante ci sta. Capitava anche ai miei tempi. Non vedi più la stessa freschezza fisica e mentale. Il problema nasce anche dalle tante assenze e dagli infortuni, che riducono le rotazioni. Se giochi sempre con gli stessi, alla lunga paghi. Non a caso alcuni giocatori hanno ammesso di essere stanchi, come Politano. Il tema delle tre competizioni si risolve solo se hai tutta la rosa a disposizione e puoi ruotare, facendo sentire tutti importanti. La rosa del Napoli è forte: se avesse avuto tutti disponibili, avrebbe potuto cambiare sei o sette elementi e mantenere un’intensità altissima. La società ha costruito una squadra di qualità".
Come si gestiscono due giocatori come Lukaku ed Hojlund, considerando che Lukaku potrebbe tornare a disposizione dalla Supercoppa?
"Secondo me possono anche giocare insieme, perché sono due giocatori forti e complementari per caratteristiche. Il vero punto interrogativo è Lukaku, mi auguro di rivedere il Lukaku dell’anno scorso, ma dopo un infortunio grave non è semplice. Sarà il campo a dirlo. Non bisogna avere aspettative esagerate, magari una partita la fai bene, ma la continuità è tutta da verificare. Dopo un infortunio così serio e con quell’età non puoi pensare che rientri e giochi subito 90 minuti a quei ritmi. Hojlund resterà comunque centrale nel progetto. Bisogna avere pazienza e realismo".
Si parla molto di Vergara, sarebbe giusto dargli più minutaggio?
"Io sono sempre favorevole ai giovani italiani e mi auguro che giochino di più. Il problema in Italia è che se un giovane sbaglia una partita viene subito processato e messo da parte, mentre sbagliare fa parte della crescita. Napoli è una piazza esigente, deve vincere sempre e spesso non c’è il tempo di aspettare. Vergara sembra un ragazzo molto forte, ma ha bisogno di esperienza. A volte bisogna anche prendersi dei rischi. Spero che Conte lo gestisca bene e che possa finalmente far giocare un ragazzo del vivaio. Guardiamo il Barcellona, sta costruendo grandi risultati con i suoi giovani e in prospettiva può diventare la squadra più forte del mondo. Oggi il Napoli ha Vergara e Ambrosino ed un altro talento come Lorenzo Russo che è andato a farsi le ossa. Costruire in casa è sempre un valore".
Un ascoltatore ci scrive: 'Quando una squadra attacca il Napoli, spesso va in difficoltà per mancanza di palleggiatori.' È d’accordo? Quanto pesa l’assenza di Lobotka?
"Sono d’accordo solo in parte, perché certi problemi non si sono visti, ad esempio, contro la Juventus. Però è chiaro che Lobotka è un giocatore fondamentale, forse quello a cui non puoi rinunciare. Detto questo, la rosa del Napoli si è dimostrata competitiva anche senza alcuni big, compreso Lukaku. C’è tanta qualità. La società ha fatto un mercato importante, anche se in pochi lo sottolineano: ha preso giocatori di livello come Lang e Beukema. È una squadra costruita bene e competitiva".
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