Si riferisce a dichiarazioni pericolose per l'ambiente?
"Per l'ambiente e per la squadra. Quando dice, dopo Bologna, che la squadra gioca senza cuore, rischi. Trovi ragazzi molto seri, che, fortunatamente, non reagiscono come in certi spogliatoi con personalità più forti, dove ti possono anche 'far fuori'."
Secondo lei c'è stato realmente il rischio di perdere il gruppo?
"Conte ha fatto capire qualcosa, ma anche De Laurentiis col suo tweet che ha scatenato un momento di forte tensione in diretta televisiva. Io l'ho interpretata così. È arrivata la vittoria, la medicina migliore che rimette tutto a posto. Ma dopo Bologna un momento di forte tensione c'è stato, senza dubbio. Anche il fatto che per una settimana non sia andato ad allenare è stato un altro momento delicato: non essere presente soprattutto con le seconde linee, che più di tutte hanno bisogno dell'allenatore, è un segnale forte. Un'altra forzatura, oltre a quella del cuore."
Si aspetta di rivedere gli stessi undici che hanno annichilito l'Atalanta anche contro il Qarabag?
"Questo non lo so. Le informazioni che hanno lo staff e Conte sono quelle che determinano le scelte: deve vedere se qualcuno è affaticato, se qualcuno non sta bene, se c'è rischio infortuni. Devi giocare tre partite in una settimana e c'è anche la Roma. L'allenatore valuta tutto questo. Mi aspetto però che il morale sia risalito e che il Napoli possa offrire una buona prestazione. È chiaro che giocare tre partite in una settimana, per una squadra che recentemente ha mostrato qualche difficoltà e che ha ancora tante assenze, può portare a una prestazione meno brillante. Bisogna vedere come sta Rrahmani, come stanno gli altri. Però la rosa per far bene c'è, e finalmente Conte ha fatto turnover: abbiamo capito che con questi cambi il Napoli può essere competitivo in campionato e mi auguro anche in Champions."
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