Si era creato all’interno di questo gruppo quel modo di giocare, poi con Garcia c’è stata la grande confusione. Mazzarri ha provato a rimettere in piedi le cose, ma ha avuto problemi anche con infortuni e non ha fatto bene neanche lui. Penso che Calzona sia l’unico che possa ridare identità. Penso che possa dare di nuovo lo spirito giusto a questa squadra che manca. Le reazioni ai cambi? La squadra ha perso identità e sicurezza. Ho avuto anche io problemi con giocatori che tiravo fuori, ma i giocatori devono stare buoni, perché quando fai parte di una squadra come il Napoli che gioca di mercoledì e di domenica, i cambi vanno accettati.
Io ho sempre tenuto in alta considerazione tutti i giocatori, poi all’interno ci deve essere un dialogo se vuoi ottenere dei risultati. Ogni allenatore deve avere un modo di comportarsi all’interno dello spogliatoio. Non siamo tutti uguali, ognuno di noi ha un modo di essere. Hamsik uno dei più grandi che io abbia allenato? È uno dei tanti, perché ho avuto giocatori importanti come Klose e Toni. Hamsik è uno dei grandi. Era uno che aveva dei tempi straordinari di inserimento. Sentivo che Calzona gli aveva chiesto di accompagnarlo, è stato una bandiera del Napoli ed è anche giusto”.
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