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Reina racconta il ritiro: “Grato per la mia carriera, ma a metà anno ero già stanco”

Alex Iozzi
L'ex portiere azzurro apre il cuore ai canali ufficiali del Villarreal, società per cui lavora come tecnico delle giovanili

José (detto "Pepe") Reina, neo allenatore dell'U19 del Villarreal, si è concesso per un'intervista ai canali ufficiali del Submarino Amarillo. Durante il colloquio, l'ex portiere (tra le altre squadre) del Napoli ha espresso, mediante le seguenti dichiarazioni, come sta vivendo questi primi mesi dopo il ritiro dal calcio giocato (avvenuto lo scorso 23 maggio al termine della gara conclusiva del campionato 2024/25 di Serie A perduta dal "suo" Como contro l'Inter con il risultato di 0-2).

"Mi sento come a casa", Reina narra i primi due mesi da allenatore della Primavera del Villarreal

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"Prima di tutto, mi sento come a casa. Qui il senso di appartenenza è importante e mi sento un privilegiato, perché iniziare questa carriera da allenatore in un posto come la División de Honor del Villarreal non capita a tutti. Ringrazio il club per la fiducia, per gli strumenti che mi hanno dato, perché mi hanno anche messo a disposizione uno staff meraviglioso, con persone che lavorano sodo, e un gruppo di giocatori che, finora, mi ha lasciato a bocca aperta: l’atteggiamento è impeccabile, la voglia, la curiosità, il linguaggio del corpo in ogni allenamento. Finora ci sono segnali molto positivi".

Reina torna sulla decisione del ritiro: "Mentalmente a metà anno ero già stanco"

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"Decisione del ritiro? Già verso metà dell’anno scorso mi sentivo un po’ stanco. Mentalmente facevo più fatica e allora ho deciso di lasciare il calcio. Poi è arrivata la notizia, la chiamata di Fernando e Miguel, e da qualche mese stavamo riflettendo su tutto questo, fino a concretizzare. Quindi, come detto, sono molto grato.

Come ho vissuto l'addio al calcio? Beh, sono tanti anni, tanti momenti, ma ho voluto assaporare tutto fino alla fine. Era giusto così, ogni trasferta era l’ultima. In spogliatoio quasi si scherzava: 'Questa è la tua ultima trasferta'; 'Questo è il tuo ultimo viaggio in pullman'; 'Questo è il tuo ultimo ritiro'. Facevamo un piccolo conto alla rovescia. Alla fine si è concluso in modo particolare, perché l’ultima partita non è stata quella che tutti ci aspettavamo, ma va bene così: sono contento, felice, orgoglioso e soprattutto molto grato per quella che è stata una carriera davvero bella".