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Reina: “È un Napoli che dà gioia, come quello di Sarri! Quei 91 punti sono una ferita…”

Reina napoli villareal
Reina, che ama e non dimentica

Mattia Fele

Pepe Reina, ex portiere del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Focus del suo intervento la gara che avrà luogo allo Stadio Maradona e lo Scudetto del 2018, che lo spagnolo ha giocato (e perso) da protagonista con gli uomini di Maurizio Sarri. Il Napoli di oggi - quello di Luciano Spalletti - sembra somigliare per gioia e impostazione a quello lì così vincente. Di seguito un estratto di quanto dichiarato (sotto alla foto).

Le parole di Reina

Reina: “È un Napoli che dà gioia, come quello di Sarri! Quei 91 punti sono una ferita…”- immagine 2
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"Amichevole?Non vedo l’ora di godermela, perché quella del 17 dicembre per me sarà una serata speciale. Rimetterò in ordine i ricordi, che sono accantonati nel mio cuore, e mi calerò in un ambiente meraviglioso, che conosco perfettamente per averlo potuto vivere da protagonista. Mi sono inserito subito nella città, che ha accolto me e la mia famiglia con sentimenti travolgenti. Mia moglie e i miei cinque figli verranno a vedere la partita, un pretesto per starsene un po’ in giro in quelli che sono stati i luoghi dei nostri quattro anni ma anche un modo per andare a salutare tutti gli amici. E ne abbiamo tanti, mi creda. A Napoli c’è un popolo che ti conquista.

Su Benitez

Con Rafa - al quale va il mio grazie - c’è un rapporto straordinario che si perde nei secoli, mi verrebbe da dire scherzandoci su. Ma il segreto di quel Napoli fu quel capolavoro di mercato, l’allestimento di una squadra che è durata e poi la forza del gruppo. In una società che si era comportata già egregiamente, come sottolineavano i risultati, l’irruzione di Benitez diede nuovo slancio e servì per completare il Progetto ed ampliarlo".

Sui trofei vinti a Napoli

"Il Napoli cominciò ad avere un respiro internazionale. E da quel momento il suo ruolo si è ingigantito, perché ha continuità a livello europeo, fa le Coppe sempre, ora è addirittura protagonista in campionato e in Champions e con un calcio che è spettacolare. Vuol dire che c’è del buono in quello che è stato costruito nel passato".

Sullo Scudetto del 2018

una ferita che è rimasta aperta, perché non puoi non vincere con 91 punti. Ma andò così e il dolore venne acuito dalla considerazione che quel Napoli lì giocava un calcio stellare, capace di spargere allegria. Un po’ come questo di Spalletti, mi pare.Scudetto di quest'anno già vinto? Neanche a sospettarlo. Il campionato è lungo, adesso si entrerà nel vivo. Poi, se si può dire, servirà anche una botta di....Meno infortuni, condizione sempre esuberante, un episodio che ti gira nel momento giusto, pure un errore arbitrale che possa incidere in un senso o nell’altro. E stia sicuro che non glielo dico (chi vincerà il titolo, ndr) . Io sono scaramantico, e indovini un po’ perché? E quindi, andiamo avanti".