Nelle ultime due giornate, Romelu Lukaku è apparso un po’ in ombra. Ci si aspetta, e ci si augura, che anche grazie ai suoi gol possa arrivare la gioia dello scudetto per il Napoli. Tutto sommato, che stagione è stata per l’attaccante belga?
“Secondo me solo a Parma è stato un po’ appannato, in difficoltà. Col Genoa aveva fatto una buona gara, e anche prima aveva sempre dato il suo contributo. Una partita così ci può stare, anche perché ha tirato la carretta per tutta la stagione, giocando quasi sempre 90 minuti. Quindi è normale che a fine stagione ci sia qualche gara dove non sei al top. In generale, per me è stata una stagione molto positiva. Ha dato tutto quello che poteva dare, è stato un grande riferimento per la squadra. Oltre ai gol – che non sono pochi, considerando le occasioni avute – è stato fondamentale anche per mandare in rete i compagni. È stato uno dei migliori assistman del nostro campionato. Certo, non è più il Lukaku dominante che ricordavamo, ma ha saputo comunque dare un contributo importante. Poi, a Parma si è vista una squadra un po’ contratta. C’era tanta pressione, il peso di dover vincere a tutti i costi ha condizionato un po’ tutti, anche giocatori con grande personalità come Lukaku. È stata una prestazione sottotono generale, non solo sua. È chiaro però che, essendo il giocatore più carismatico, da lui ci si aspettano sempre grandi cose.”
Quanto sarà importante, nell’economia di quest’ultima giornata, il recupero di David Neres?
“Sarà fondamentale, perché è un giocatore che sposta gli equilibri. Purtroppo negli ultimi mesi ha giocato poco a causa di infortuni che lo hanno penalizzato. È rientrato da poco, ma si vede che non ha ancora ritrovato la condizione ottimale della prima parte di stagione. Tuttavia, averlo recuperato è già un’ottima notizia. Domenica scorsa, a Parma, nei 15 minuti in cui ha giocato, è stato decisivo. Se non fosse stato revocato il rigore, nato da una sua giocata, forse staremmo già parlando dello scudetto vinto. È un giocatore prezioso, e ora Conte dovrà capire se lanciarlo subito, magari per sbloccare la gara fin dai primi minuti, oppure tenerlo come arma nella ripresa, nel caso in cui il Napoli dovesse faticare a trovare il gol.”
Quale sarà il futuro di Conte?
“Non lo so, non ne ho idea. Credo che, dopo il termine della stagione, mister e presidente si siederanno e capiranno se gli obiettivi saranno comuni. Ad oggi non saprei come rispondere e cosa aspettarmi.”
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