Andrea Ranocchia è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Argomento? Ovviamente, il triplice incontro Napoli-Milan. E l'ex difensore non ha lesinato parole molto lusinghiere per il tecnico di Certaldo, di cui ha svelato diversi aspetti. L'ex Inter, infatti, è stato allenato sia da Pioli che da Spalletti.
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Ranocchia esalta Spalletti: “Per lui andrei in guerra. Ecco il suo punto di forza”
Ranocchia: "Per Spalletti andrei in guerra"
—Ecco quanto, dell'intervista rilasciata dal grande ex alla Gazzetta dello Sport, evidenziato da CalcioNapoli1926: "Spalletti e Pioli? Bella gara, ci davano dentro tutti e due. Appena arrivato, Pioli quasi ci minacciò, disse che non sapeva come ci preparavamo prima, ma che ci avrebbe “massacrato” fisicamente. Fu di parola. Entrambi sono quasi maniacali nella preparazione della partita e nello studio dell’avversario. Forse Stefano è più metodico nel modo di impostare il lavoro quotidiano, mentre con Luciano si variava un po’ di più il menù (...) Hanno caratteri più simili di quanto possa sembrare. Sono molto diretti e genuini. Da buon toscano, Luciano è più anfitrione, portato alla battuta. Ammaliante con i giocatori come lo si vede in conferenza stampa. (Spalletti lo difese da un'aggressione da parte di un tifoso, ndr) L’aggressione andò vicina all’essere anche fisica, per poco non gli dava due schiaffi… (ride, ndr.). E’ stata la prima volta che un allenatore ha preso le mie difese in quel modo. Un episodio che non dimenticherò mai, che mi ha aiutato in un percorso di rinascita che però avevo già intrapreso da solo. Il suo lavoro all’Inter è stato parecchio sottovalutato. Per Spalletti andrei anche in guerra (...) Sta facendo un capolavoro, giocano benissimo e si vede che c’è grande compattezza tra tutte le componenti. Tifosi compresi. Ma anche Pioli al Milan ha saputo creare un gruppo molto unito. Gli azzurri hanno mostrato una superiorità evidente. Sento dire che le altre hanno sprecato tanto, ma il Napoli è uno spettacolo e ha acquisito grande sicurezza. La Champions però è un’altra storia, sapere che se sbagli una partita sei fuori cambia le prospettive. Più che la maggiore tradizione rossonera nelle Coppe, credo sia questo l’elemento che potrà livellare una sfida in cui vedo comunque leggermente favorita la squadra di Spalletti".
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