Milan grande con le grand, ma con le piccole avete un po’ di difficoltà. "Sbagliamo a livello mentale l'approccio delle partite, magari ci rilassiamo un po' troppo pensando anche di aver fatto già qualcosa di grande. Alla fine puoi pagare questa cosa, quindi dobbiamo cercare di ritrovare questa solidità e provare a mantenere lo stesso livello contro tutte le squadre. Magari dobbiamo anche noi giocatori più esperti dare un po' più di voce ai giocatori più giovani. So che non è facile per tutti giocare a questo livello in un club come il Milan che punta a grandi cose e devi sempre essere sul pezzo, ponti. La gente chiede tanto ed è normale per una squadra come il Milan. Ma questo ti fa diventare un giocatore forte, un grande giocatore internazionale o meno".
Lo scudetto è un solo un sogno? "È difficile con una squadra come la nostra, perché come pochi giocatori hanno vinto e sono abituati a puntare a vincere un campionato che è lungo e difficile. Finire tra i primi quattro è l'obiettivo generale del club e lo sappiamo. Personalmente, punto a qualcosa di più grande, perché non è che se puoi ottenere dieci ti puoi accontentare di sei o sette. Dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo, giocare tutte le partite al cento per cento, evitare di perdere punti per strada, continuare a lavorare perché il campionato è ancora lungo e non siamo neanche a metà. Quello che abbiamo fatto per il momento è buono ma non basta".
Ma non è impossibile pensare al primo posto? “No, non è impossibile. Quello che io dico e che dico anche agli altri è che dobbiamo avere questa mentalità di voler andare anche più alto. Dobbiamo far capire quanto è bello vincere ai nostri compagni meno esperti. Qui al Milan lo è anche di più. Quindi dobbiamo avere questo in testa".
Hai detto adesso che il Milan è qualcosa di grande, perché? “Perché è conosciuta in tutto il mondo. L'abbiamo visto anche a Riad per esempio. O in America, ci sono tanti tifosi e questo ti fa capire la grandezza del club, tutta la sua storia. Quando venivo con la Juve non mi rendevo conto esattamente di questo, oggi che sono al Milan vedo i tifosi allo stadio, fuori e capisco cosa sia il Milan”
E a proposito di fare la storia: hai pensato a come potresti festeggiare, nel caso in cui doveste vincere lo scudetto? “Il mio sogno è di fare di tutto per vincere quest'anno e poi di continuare a crescere, perché ci sono sempre margini. Non ho tatuaggi ma potrei farne uno se dovessimo vincere il campionato. Sarebbe un tatuaggio ancora più importante. Mi ritengo una persona che ragioni molto prima di fare le cose. E, sì, per una vittoria del genere potrei proprio pensarci…".
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