Calcio Napoli 1926
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interviste

Insigne, l’ex allenatore: “Sin dall’inizio si vedeva che fosse un campione”

Insigne, l’ex allenatore: “Sin dall’inizio si vedeva che fosse un campione” - immagine 1
A Radio Napoli Centrale è intervenuto Ernesto Apuzzo, ex allenatore di Insigne

Tony Sarnataro

A Radio Napoli Centrale è intervenuto Ernesto Apuzzo, ex allenatore di Lorenzo Insigne nella Primavera del Napoli. A seguire le sue principali parole.

Insigne, le parole dell'ex allenatore

Insigne, l’ex allenatore: “Sin dall’inizio si vedeva che fosse un campione”- immagine 2
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"Chinaglia è stato il più buon uomo che ho conosciuto. Venne dall’America con 3.000 spettatori a Tor di Quinto, prese la maglia numero 9 in un’amichevole me la diede. Non lo dimenticherò mai. Insigne? Si vedeva dagli inizi che fosse un campione e l’ha dimostrato poi. Un mostro l’ha sostituito e nonostante la sua assenza, questo Napoli continua a dire la sua".  

Su Meret

"Indegno quanto gli è stato detto. Io penso sempre in malafede e c’è chi aspetta le sue titubanze, ma gran parte dei punti è anche merito suo". 

Sulla sosta

"La società, allenatore e squadra hanno una dimensione europea. È un gruppo coeso che porta risultati, adesso si riposano, faranno un ritiro in Turchia che spero sia di buon auspicio, ma a questo Napoli non è precluso nulla. Quando ricomincerà il campionato non vedo problemi all’orizzonte. Questa nostra forza è dovuta anche all’esuberanza dei giovani, la fame".

Su Kim

"È incredibile e c’è chi ha avuto il coraggio di criticarlo. Per la sua fisicità, la frequenza dei falli è assurda".

Sul settore giovanile del Napoli

"Il mio più grande rammarico è stato di aver allenato due anni la Primavera e non essere mai andato a Viareggio, dove sono stato con la Lazio, un palcoscenico importante. Ho sempre sostenuto che il Napoli senza comprare giocatori come Ounas, per dire, avrebbe potuto costruire una cittadella dello sport, facendo crescere in Campania tanti giocatori. Se il presidente -o chi per esso- decidessero di dedicare più attenzione al settore giovanile, sarebbe indubbiamente uno step in più per una società così importante".

Sulla lotta scudetto

"Non ne vedo, il Milan nelle ultime 4 partite doveva fare punti e abbiamo un vantaggio. Potremmo essere solo noi le vere avversarie".