Quando si parla di calcio italiano, inglese o belga si deve far riferimento alla Nazionale, poi il campionato italiano, inglese o belga è altra cosa perché ne fanno parte tanti stranieri, da noi c’è stata un’invasione. In Inghilterra ed in Germania riescono a fare sistema, da noi invece ognuno fa per conto suo. Il movimento del calcio italiano è 20 anni indietro rispetto alle altre federazioni. Nel tennis, ad esempio, oltre a Sinner, c’è tutto un movimento dietro, anche il nuoto è passato avanti, stesso dicasi della pallavolo. Questi sport hanno fatto passi avanti, noi siamo rimasti lì. Il calcio italiano campa sui 4 titoli mondiali vinti, ma l’ultimo è del 2006, sono 20 anni che ci culliamo e ora facciamo pena. Ci vuole una riforma, ma ci voleva già ieri.
Solo Conte può rimettere a posto il Napoli, nessun altro allenatore italiano ha la sua ossessione. Quando dice di non voler accompagnare il morto, è brutto, ma lui lo può dire perché quello è Conte. Non lo vedrete sorridere, è l’opposto di Ancelotti, di Ranieri, è uno che si macera dentro e a volte va in sofferenza. Il Napoli ha delle difficoltà, non c’è dubbio e gli infortuni sono i più preoccupanti perché sono tanti e vistosi. Anguissa e Rrahmani è vero che si sono infortunati in Nazionale, ma in che condizione sono arrivati? Ecco perché non condivido le parole di De Laurentiis”.
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