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C'è grande rammarico per il Cagliari dopo la sconfitta odierna (arrivata in extremis) col Napoli: lo confermano le parole di Pisacane a Dazn.
Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, si è concesso ai microfoni di Dazn nel post-partita della sfida odierna con il Napoli, la quale è valsa la 2ª giornata del campionato 2025/26 di Serie A e che ha visto la compagine partenopea trionfare con il risultato di 1-0.
"Partita perfetta? Non lo possiamo dire... (ride, ndr). Dispiace esperto i ragazzi che meritavano un epilogo diverso, ma questo è il calcio: settimana scorsa abbiamo preso un punto al 94° minuto e stavolta l'abbiamo lasciato. L'importante adesso è che la squadra continui a lavorare: sono certo che nelle prossime gare raccoglieremo ciò che avremmo meritato. Atteggiamento della squadra?Nella mia mentalità, c'era l'idea di non fare una partita tutti chiusi dietro in uno stadio del genere. Per farlo, c'è bisogno di avere un baricentro alto e calciatori di gamba che ti facciano ripartire in contropiede. Nel primo tempo, il piano gara prevedeva di andare a pressare Lobotka, lasciando Juan Jesus come terzo uomo. Nel secondo tempo, invece, dopo 10/15', abbiamo scelto di inserire Zappa per impensierire di più il Napoli; ovviamente non potevamo farlo per tutta la partita, ma ci siamo comunque schierati con un 4-3-3 per dar fastidio al Napoli. Purtroppo, il calcio è anche questo.
Adopo? È un ragazzo con qualità importante. È un calciatore moderno: ha gamba e può far bene in fase di interdizione. È compito nostro avvicinarlo un po' alla partita. Nel primo tempo volevamo farlo avanzare in mezzo alle linee, vicino a Folorunsho ed Esposito, perché secondo me è molto bravo in quel ruolo. È un ragazzo che può crescere. Se mi aspetto qualcosa dal mercato? Siamo in contatto diretto con la società. Dispiace perché abbiamo dovuto lasciar partire in prestito calciatori forti, ma c'è qualche trattativa in ballo dall'estero. Dietro bisogna fare qualcosa perché siamo carenti sia di numero che di caratteristiche. A oggi, sono contento di allenare un gruppo di ragazzi con energia: cerco di infondergli il carattere che avevo io da calciatore".
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