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interviste

Pioli, l’ex calciatore: “A Milano sempre stato in discussione. Su Conte al Napoli…”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A Radio CRC è intervenuto Davide Bombardini, ex calciatore allenato dal tecnico del Milan alla Salernitana

A Radio CRC è intervenuto Davide Bombardini, ex calciatore ed è stato allenato da Pioli alla Salernitana: "Pioli? Con lui mi sono sempre trovato bene. Era il primo anno che allenava i professionisti e si trovava in una piazza come Salerno molto calda. Si vedeva già che aveva le sue idee e sarebbe diventato un allenatore di spessore. Ma dall’altra parte si vedeva anche la poca esperienza. Ora chiaramente è tutto un altro allenatore. È cambiato sia come uomo che come allenatore. Ha fatto 20 anni di carriera e non è più quel Pioli lì. Quando era a Parma io ero all’Atalanta e mi chiamò chiedendomi di raggiungerlo. 

Pioli appetibile per le squadre di alto rango? Qui a Milano è sempre stato in discussione. Vince tre partite di fila, poi appena perde un paio di partite la gente dice basta. È stato sempre così a Milano con Pioli. Ha alternati buoni risultati a risultati un po’ meno buoni. C’è da capire la società cosa voglia fare con Pioli. Io se fossi nella società direi basta è finito un ciclo e cambio allenatore. Qua a Milano di risultati ne ha portati il mister. È una squadra da secondo o terzo posto. Il risultato giusto è quello. L’Inter è fuori discussione. 

A Napoli ci vuole un allenatore che decida lui tutto. Se c’è Conte preferirei lui perché fa tutto lui. De Laurentiis l’anno scorso l’ho sentito parlare veramente poco. Il Napoli è stata la squadra che ha ‘ammazzato’ tutti quanti. Non è un caso. Non ce l’ho con De Laurentiis, ma il presidente deve fare il presidente, l’allenatore deve fare l’allenatore. Spalletti ha gestito lui e ha vinto lo scudetto. Quest’anno ha ripreso a parlare e il Napoli ha fatto un campionato anonimo che non può fare. Uno come Spalletti lo ha tenuto un po’ fuori. Ora devi prendere un altro allenatore che è così. Conte secondo me è su quella falsa riga. Innanzitutto i giocatori se li fa prendere, poi con lui lavori e ognuno svolge il proprio ruolo. Un calciatore di cui non mi priverei mai del Napoli? Il mio esterno preferito. Ogni volta che ha palla, punta l’uomo: Kvaratskhelia. Per un difensore non è facile stare dietro ad un calciatore così. Fa la differenza. L’anno scorso è stato fondamentale. Un giocatore così lo voglio sempre nella mia squadra".



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