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Stefano Pioli, tecnico della Fiorentina, mastica amaro (e non solo per la sconfitta): ha analizzato l'intero match con il Napoli a Dazn.
Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, si è concesso ai microfoni di Daznnel post-partita della sfida odierna con il Napoli, la quale è valsa la 3ª giornata del campionato 2025/26 di Serie A e che ha visto la compagine partenopea con il risultato di 1-3.
"Se mi aspettavo un atteggiamento diverso? Siamo andati in difficoltà anche a causa della qualità del Napoli: i tre gol nascono tutti da disattenzioni nostre. Contro una squadra con la struttura dei partenopei, diventa tutto più difficile. Nonostante ciò, nel primo tempo abbiamo comunque avuto occasioni per segnare e anche nella abbiamo avuto qualche chance per segnare; dobbiamo sicuramente migliorare nell'approccio. Dobbiamo lavorare molto su questi dettagli perché, a partire da adesso, il livello delle partire si alza.
Apporto fondamentale da parte di chi è entrato dalla panchina? Sicuramente. Chi è entrato, lo ha fatto benissimo: è un aspetto positivo. Sullo 0-3, il Napoli è anche calato e noi ne abbiamo approfittato. I subentrati ci hanno dato più freschezza e ci hanno permesso di avvicinarci all'area di rigore avversaria. Purtroppo abbiamo commesso troppi errori tecnici che ci hanno fatto ritrovare in svantaggio di due gol dopo 15'. Gli azzurri sono stati più bravi di noi sulle palle inattive"
"Se pensavo di essere a un punto migliore con la squadra? Il lavoro non è mai facile all'inizio: ci vuole tempo. I ragazzi hanno comunque sempre lavorato bene. Non siamo soddisfatti della nostra classifica attuale, ma oggi abbiamo affrontato anche un avversario di livello. Ieri avevamo detto che avremmo scoperto il gap rispetto a una squadra come il Napoli: oggi abbiamo capito che è ancora abbastanza ampio. Tuttavia, abbiamo margini di miglioramento: tocca a noi lavorare meglio per raggiungere il massimo delle nostre potenzialità. Apprendere gli errori commessi stasera ci può aiutare a salire di livello. Non mi ero illuso che in due mesi potessimo diventare la squadra più forte del mondo".
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