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calcionapoli1926 interviste Piccari: “Napoli club sano, eppure non può operare liberamente. Non è giusto!”

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Piccari: “Napoli club sano, eppure non può operare liberamente. Non è giusto!”

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A1 Station Radio è intervenuto il giornalista direttore di TMW Radio
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Caporedattore 

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Piccari, giornalista direttore di TMW Radio. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Parto con lei dalle dichiarazioni di Manna, che sembrano lasciare aperto uno spiraglio alla cessione di Lorenzo Lucca. Cosa può dirci in merito? 


“Credo che questa sia una storia nata un po’ storta per il calciatore. A questo punto il Napoli potrebbe anche pensare a un’operazione in uscita per inserire un giocatore magari più utile. Non penso che Lucca, oggi, abbia grandi possibilità di ritagliarsi spazio in questo Napoli e credo anche che non sia ancora del tutto pronto. Permettimi di dirlo con rispetto: probabilmente c’è stata una valutazione iniziale un po’ troppo alta. È arrivato con un costo forse eccessivo rispetto al valore reale e, non avendo ancora assimilato la maglia azzurra, oggi risulta anche leggermente svalutato. Il Napoli, se volesse liberarsene, dovrebbe comunque anticipare il riscatto dall’Udinese e questa operazione inciderebbe sulle casse, considerando che il club deve muoversi con un mercato a saldo zero”.

Appunto per questo, come può il Napoli trovare la quadra con un mercato praticamente a saldo zero? 

“Sinceramente faccio fatica a rispondere. È un compito che spetta alla società. Io, però, con questo sistema degli indici non sono assolutamente d’accordo: non lo capisco e credo non lo capirò mai. Il Napoli è una società economicamente sana, con soldi in cassa, eppure non può operare liberamente. Poi vediamo club super indebitati che continuano a fare mercato senza problemi. Io parlo da uomo della strada, non da economista, ma sinceramente faccio fatica a comprenderlo”.

Restando in casa Napoli, sono tanti i colpi che servirebbero. Secondo lei c’è la possibilità che già a gennaio Kevin De Bruyne possa partire? 

“Oggi la squadra è sostanzialmente completa, è chiaro che molto dipende dalle uscite. Se dovesse esserci una cessione importante, allora il Napoli potrebbe ragionare su un innesto mirato. Altrimenti si andrà avanti così”.

Si è tornati a parlare anche di Brooke Norton-Cuffy, un nome già accostato al Napoli la scorsa estate. Lei che idea si è fatto? 

“A me il ragazzo non fa impazzire. È un giocatore molto giovane, ha grande fisicità e corsa, ma mi sembra ancora acerbo. In fase difensiva quest’anno ho visto diverse sbavature. Se l’operazione fosse a cifre contenute, allora potresti anche pensarci, ma se bisogna investire tanto io ci andrei piano”.

In caso di arrivo di un terzino, si andrebbe verso la cessione di Pasquale Mazzocchi, sul quale sembra esserci parecchio mercato. Si parla di Parma e Fiorentina: cosa risulta a lei? 

“I nomi che circolano sono questi. In caso di uscita, Mazzocchi potrebbe avere mercato in quelle piazze. Ho letto anche di interesse da parte di altri club. È un giocatore che, se messo nelle condizioni giuste, può essere utile a diverse squadre”.

Spostandoci su Roma, ci sono sirene dall’estero per Artem Dovbyk. Le risulta qualcosa? E come si collegano queste voci all’interesse per Joshua Zirkzee? 

“Ieri abbiamo fatto un approfondimento su questa situazione. Posso dire che Zirkzee resta l’obiettivo numero uno della Roma, ma non è facile arrivarci perché è un calciatore molto richiesto. Davanti la Roma ha un problema evidente: segna poco. Ferguson non ha convinto del tutto, Dovbyk ha margini ma uno dei due potrebbe uscire. In caso di arrivo di Zirkzee, credo che l’operazione non si chiuderebbe nei primissimi giorni di gennaio: servirà tempo e sarà un mese piuttosto caldo”.

Chiudo con lei parlando di Lorenzo Insigne. Se ne parla come se fosse un ritorno clamoroso, ma parliamo di un giocatore che da quattro anni è in MLS. Dove pensa possa andare a finire?

“Io sono convinto che alla fine possa andare alla Lazio. Detto questo, sui ritorni di giocatori che sono nella fase finale della carriera sono sempre un po’ scettico. Insigne conosce bene l’ambiente e con Sarri c’è un rapporto particolare, potrebbe dare qualcosa allo spogliatoio e in situazioni di emergenza. Però parliamo di un calciatore che ha già dato tantissimo. Io farei un’operazione del genere solo a costi davvero molto ridotti, e non mi sembra questo il caso, soprattutto per l’ingaggio. Ho la sensazione che Sarri possa essere accontentato, ma non so quanto Insigne possa essere realmente utile alla causa nella seconda parte di stagione”.