Torino-Napoli: che partita si aspetta?
“Il Torino viene da un periodo difficile, risultati negativi che hanno fatto finire la squadra nell’occhio del ciclone delle contestazioni. Già prima dell’inizio della stagione Cairo era stato criticato, ma la buona partenza in campionato aveva calmierato la situazione. Col Napoli non dovrebbe esserci partita, gli azzurri giocano fino al raggiungimento del gol e poi pensano alla fase difensiva, come fatto con la Roma. A tal proposito, vorrei ricordare ai filosofi del calcio che contano i tre punti, con o senza corto muso, dunque non sono d’accordo con le polemiche al gioco di Conte. Se gli azzurri avessero giocato bene, senza però fare risultati, cosa si sarebbe detto? Io, personalmente, voglio vincere”.
Sembra passata una infinità da quel 3-0 subito dal Napoli nella passata stagione…
“Com'è andata lo sappiamo tutti, addirittura siamo usciti fuori dal novero delle squadre che si stanno giocando le coppe europee. Questo, forse, è stato un bene, perché così ci si può concentrare sul campionato. Con l’arrivo di Conte è stato riportato grande entusiasmo nell'ambiente, ed il mister si è circondato di grandissimi collaboratori, uno su tutti Lele Oriali”.
A proposito di Conte, è d’accordo col suo discorso sui retro pensieri?
“Conte fa bene perché parla solo per il bene del Napoli. Io credo nella buonafede di tutti, ed è un messaggio universale che vorrei mandare a tutto il mondo del pallone, unico, nel panorama sportivo, in cui si fanno certi discorsi”.
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