Quanto può contare l’esperienza dei due tecnici in una partita così delicata?
“L’esperienza conta, eccome, per tanti motivi. Chi ha vissuto certe situazioni sulla propria pelle, come Conte, sa bene come prepararle e gestirle. Parlo soprattutto da tecnico: ha in mano la temperatura emotiva della sua squadra. Però anche Chivu ha dimostrato di essere un ottimo allenatore, riuscendo a valorizzare un Parma che sembrava destinato a soffrire. Peccato solo per i passi falsi contro le cosiddette piccole, come Empoli. Ecco perché il Napoli dovrà stare molto attento, perché il Parma, contro le grandi, gioca sempre partite di grande spessore. All’andata, il Napoli vinse, ma se il Parma non avesse commesso certi errori, avrebbe potuto portare a casa la vittoria”.
Come giudica il rendimento di Lukaku al primo anno in maglia partenopea?
“Lukaku è un giocatore straordinario, non si può discutere. Forse le sue prestazioni non sono sempre state all’altezza delle aspettative, anche perché ha vissuto momenti complicati. Però, nei momenti importanti, c’è sempre stato. Basti pensare alla partita d’andata contro il Parma. Conte si fida molto di lui, lo considera un punto di riferimento per la squadra. Non penso debba essere messo in discussione. In questo momento, i giocatori del Napoli devono pensare solo alla gara, lasciando da parte critiche e polemiche, che servono solo a creare ansia e distrazioni, in una partita delicata come quella di domenica, ciò può fare la differenza”.
In casa Napoli si continua a parlare del futuro di Conte, che continua a rispondere in maniera vaga. Che idea si è fatto a riguardo?
“Probabilmente non lo sa nemmeno lui, al momento. Il vostro mestiere è quello di cercare notizie, e una possibile partenza di Conte fa sicuramente notizia. È comprensibile dal punto di vista giornalistico. Ma all’interno dello spogliatoio può essere disturbante. In questi momenti, la mente dev’essere rivolta esclusivamente al presente, non a ciò che accadrà dopo. Per questo, certe domande possono infastidire. Conte è abituato a gestire la pressione, ma ci sono giocatori che soffrono questo tipo di situazioni. E quando si creano distrazioni del genere, il rischio è quello di non essere concentrati sulla gara, che è ciò che conta davvero adesso”.
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