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interviste

Palmeri: “Al Napoli conviene andare in Conference League, vi spiego il motivo”

Osimhen
A Radio Napoli Centrale è intervenuto il noto giornalista
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Tancredi Palmeri, giornalista: "Ho scritto alle 16:11 di domenica che ci sono state urla molto pesanti nello spogliatoio del Napoli che hanno fatto tremare le mura. Confermo che ci sono state urla molto forti. Quando poi ho visto quella reazione rabbiosa, che non è stata immediata, ho pensato a come non collegare le due cose. Le dichiarazioni nel post partita di Calzona, quando parla di motivazioni, secondo me, tra le righe l’ha detto.

Osimhen è atterrato? Sì, allo Charles de Gaulle di Parigi (ride, ndr). Il PSG perderà Mbappé a zero, deve prendere due giocatori e secondo me anche l’Inter è inquieto per Thuram. Guardando il primo tempo, speravo che il Napoli avesse già un accordo per venderlo. Champions? Per me, il Napoli è fuori. Però, faccio un altro ragionamento: paradossalmente, se il Napoli finisse nell’ultima posizione buona, sarebbe anche meglio. Qualsiasi allenatore verrà, De Laurentiis avrà come obiettivo tornare in Champions League. In Conference League, il Napoli resta la più forte, quindi entrerà in questa competizione con una squadra che vale almeno la finale. Il Napoli ha bisogno di alzare un trofeo. Tra Roma e Napoli la lotta tra la vera quarta? Se parliamo di piazza, sì. Però è un discorso molto ampio. Se partiamo dagli anni ’70, allora assolutamente Roma.


Nuovo allenatore Napoli? Conte fa fatica a pensarsi lavorare con De Laurentiis. Sul suo tavolo, però, offerte da club più grandi del Napoli non ne sono arrivati. C’è stato un contatto col Bayern Monaco, ma siamo quasi a metà aprile. Non dico che siamo vicini, ma questo gioca a favore di De Laurentiis. Il tempo manca al Napoli? Dipende per chi aspetti. Un conto è aspettare una persona che vale poco, un conto è aspettare per una persona che vale tanto. Anche il Napoli, in questo momento, non ha un’alternativa migliore di Conte a disposizione. Rispetto per Vincenzo Italiano, ma non è paragonabile.

Stadio Napoli? Non credo si farà, in Italia ci sono troppi ingranaggi da oliare affinché ti facciano fare lo stadio. A qualsiasi latitudine. La politica, o chi per lei, vuole sempre una porzioncina. L’unico posto dove si è fatto uno stadio ex novo è Torino, per il semplice fatto che la famiglia Agnelli è padrona di Torino, con tutta la letteratura sul sottoprezzo a cui è stato venduto il terreno per stadio e Continassa. Ma resta un unicum. La politica ci vuole mangiare. Può essere mai che Napoli, la terza città d’Italia, non abbia un complesso sportivo degno di questo nome? Il Maradona non è all’altezza, nonostante siano stati fatti tanti ammodernamenti. Non è presentabile".

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