Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

calcionapoli1926 interviste Paganin: “Sconfitta in Olanda? È un campanello d’allarme. Ecco cosa deve fare Conte”

interviste

Paganin: “Sconfitta in Olanda? È un campanello d’allarme. Ecco cosa deve fare Conte”

napoli scudetto
Le dichiarazioni dell'ex calciatore sulla disfatta di Eindhoven e sul momento della squadra partenopea
Luca Buonincontri

Massimo Paganin, ex calciatore, è intervenuto a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre, esprimendosi in merito al momento della squadra allenata da Antonio Conte. Non manca anche qualche breve considerazione in merito alla disfatta di Eindhoven ed al prossimo impegno contro l'Inter. Di seguito quanto dichiarato.

Sulla disfatta di Eindhoven

—  

La sconfitta con il Psv è un campanello d’allarme importante perché in tutte le altre sconfitte del del Napoli, col City, col Milan anche quella di Torino, il Napoli non è mai crollato psicologicamente, ha sempre giocato e, ad esempio con il Milan, meritava anche il pari. Bisogna andare in profondità per capire l’origine di questi problemi che hanno portato poi a una sconfitta così pesante".


Sul match di sabato contro l'Inter

—  

"Contro l’Inter mi aspetto che il Napoli giochi un’ottima partita, sarà una gara-bivio che gli azzurri non dovranno perdere. Dovesse esserci un’ulteriore sconfitta dal punto di vista psicologico il contraccolpo sarebbe importante e diventerebbe abbastanza pesante per il resto della stagione. Non credo che Conte imposti una partita difensiva: farà degli accorgimenti sicuramente ma non c’è da stravolgere la squadra. L’Inter sta molto molto bene. Ha fatto il contrario di quello che ha fatto il Napoli, iniziando male e poi riprendendosi”.

Su cosa deve fare il Napoli

—  

In generale il Napoli deve cercare di arrivare in Champions alla fine dell’anno, sta costruendo un progetto importante ma qualche volte le cose non vanno come si vorrebbe. Alcune volte è molto meglio se i momenti difficili arrivano presto, così si ha l’intera stagione per sistemare le cose. L’allenatore ha una maturità e una visione di insieme diversa da quella che hanno i calciatori. Sono arrivati tanti giocatori nuovi e credo che Conte si riferisse al dato che non è così semplice riuscire ad amalgamare e inserire nuovi elementi all’interno di uno spogliatoio che ha già vinto. Credo che il lavoro all’interno dello spogliatoio vada fatto. Deve fare l’allenatore così come lo devono fare i giocatori".

Sul cambio modulo

—  

"Sicuramente essere passati da un sistema di gioco ad un altro e dovendo, tra virgolette, far giocare De Bruyne, potrebbe aver alterato gli equilibri. A me è piaciuto molto il Napoli nelle prime partite che ha giocato, specie nel match con la Fiorentina. Qualche scricchiolìo c’è stato contro il Milan, poi nelle successive gare e poi è deflagrato tra Torino e Psv. Una serie di cose che hanno alimentato una valanga. Ma questa valanga ora va fermata”.