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Genoa, Ostigard: “Mi ispiro a Cannavaro! Ecco perché a Napoli vestivo la numero 55”

Alex Iozzi
Il fu centrale azzurro apre il cuore ai canali ufficiali del club rossoblù: un racconto che parte dagli albori della propria carriera fino ad arrivare ai giorni nostri

Leo Skiri Ostigard, difensore centrale in forza al Genoa, si è concesso per un'intervista ai canali ufficiali del Grifone. Diverse le tematiche trattate: dalla propria ammirazioneper Fabio Cannavaro alle differenze tra la Serie A e i più prestigiosi campionati europei.

Ostigard rivela: "A Napoli vestivo la numero 55 perché la 5 non era disponibile"

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"Sono cresciuto in una piccola città, che si chiama Andalsnes, di 2/3000 abitanti… È molto piccola, ma altrettanto bella. C'è una grande montagna. Mio padre gioca in questa squadra locale, in Serie B norvegese. Il calcio lì è un po' differente rispetto a qui, in Italia è molto tattico".

Che cosa avrebbe fatto se non fosse diventato un calciatore? "Sarei diventato un pompiere, dunque avrei seguito le orme di mio padre e di mio nonno".

Che tipo di giocatore è? "Sono sempre stato aggressivo: mi piace giocare a calcio con passione. Per me è importante farlo con la maglia del Genoa: lo è per i tifosi vedermi così. Voglio essere aggressivo nei duelli in campo".


A chi si ispira? "Fabio Cannavaro è uno dei miei preferiti. Non è molto alto, ma era molto aggressivo e intelligente".

Come mai ha scelto il Genoa? "Sono tornato al Genoa perché mi piace questo club e questa città. La prima esperienza andò bene. Per me è stato emozionante tornare: lo stadio è molto bello, i tifosi sono incredibili… È un top club".

Dove vive adesso? "La prima volta ho vissuto ad Albaro, ma adesso ho scelto Nervi; una casa più grande di un solo appartamento perché era importante per amici e famiglia".

Perché ha scelto la maglia numero 5? "È il mio numero preferito. In carriera a volte, tipo a Napoli o la prima volta al Genoa, il 5 non era disponibile, così ho scelto il 55".

Che differenze ci sono tra la Serie A e gli altri campionati in cui ha giocato? "In Bundesliga ci sono tanti gol, mentre in Serie A c'è più tattica, La Premier League, invece, è molto fisica. Sono tutte leghe diverse, ma a me piace quella italiana".

Che musica ascolta, qual è la sua serie preferita e che cosa fa quando non lavora? "Prima della partita gli AC/DC, mentre in macchina ascolto Bruce Springsteen. La mia serie preferita è Peaky Blinders. Nel mio tempo libero faccio passeggiate in montagna con Thorsby oppure con la mia famiglia. Poi vado al mare e gioco a padel oppure a tennis".

Tre parole per descriverla? "Aggressivo, forte e appassionato".