Corbo: “Cessione Osimhen? De Laurentiis non ha preclusioni sull’Italia”
—A proposito di Osimhen, sembra il Milan abbia fatto un sondaggio: esclude la possibilità di una cessione in Italia?
“Beh, Higuain è stato venduto alla Juve, no? Non è detto che la storia non possa ripetersi. Se è stato venduto Higuain, potrebbe essere venduto anche Osimhen al Milan o alla Juventus. Non vedo un De Laurentiis che esclude a priori l’Italia per una questione morale. Parliamo anche di esigenze finanziarie e di occasioni di mercato.”
A differenza del periodo di Higuain in cui il Napoli inseguiva, oggi il Napoli è favorito per lo Scudetto e quindi non avrebbe senso rafforzare le rivali dirette…
“Sì, questo è un ragionamento che può stare in piedi. Ma, come abbiamo visto, se Osimhen rifiuta tutte le altre destinazioni e decide di voler andare al Milan, che fai? Alla fine, non credo comunque che accadrà. Perché non credo che Milan o Juve possano permettersi il suo ingaggio. Alla fine penso che si andrà all’estero. Però ormai siamo in balia di questi ragazzi: se lui dice no a tutte le offerte e impone la sua scelta, che fai? Il Napoli è il favorito naturale per lo Scudetto, perché ha già vinto l’ultimo campionato e sta facendo un mercato importante. Quindi, anche senza cessione di Osimhen — cosa che, ripeto, non credo — il Napoli sarebbe talmente ben rinforzato che potrebbe andare molto avanti in Europa. Anzi, è Osimhen che dovrebbe fare il pazzo per restare, perché si andrebbe in carrozza a vincere di nuovo lo Scudetto e può giocarsi le sue chance fino in fondo anche in Europa. Napoli resta la sua casa naturale: il rapporto con la società, però, è complicato. Non tanto per lui, ma per chi lo circonda. Lo vedo gestito in maniera poco matura, non da top player. E così rischia di restare parcheggiato ancora una volta, come già successo in passato.”
Corbo: "Noa Lang talento irrequieto, ma Conte si fida"
—Passiamo a Noa Lang. Questa dovrebbe essere la sua settimana. Parliamo di un calciatore talentuoso ma estroso, soprattutto fuori dal campo. Secondo lei, cosa ha spinto Conte a chiederlo?
“Il comportamento è l’unico aspetto che lascia qualche punto interrogativo. Il ragazzo non è particolarmente disciplinato. Probabilmente Conte si fida molto delle sue capacità di ‘rieducare’ certi profili. Detto questo, è forte, ha talento. Io approvo questo acquisto. Da quel che ho potuto vedere — video, articoli, statistiche — sembra davvero il rinforzo giusto, ha numeri molto interessanti, anche se non sembra il prototipo del “soldatino” tanto caro a Conte. Però il mister si fida del suo staff e delle sue capacità. Non tutti devono per forza essere dei soldatini. In una squadra ci vuole anche chi rompe un po’ gli schemi. Non è necessariamente un problema, se gestito bene.”
In chiusura: la convince l’acquisto di Sam Beukema in difesa?
“Sì, è un co-titolare. Parliamo di un giocatore che può alternarsi senza far calare il livello con Rrahmani e Buongiorno. Ed è proprio quello che mancava l’anno scorso. Perché gli infortuni e le squalifiche sono sempre in agguato, e con le coppe europee serve una rosa più profonda. Beukema dà garanzie. È costato, sì, ma è una certezza: non devi scoprirlo, sai già cosa ti può dare. Numericamente, il Napoli ha aggiunto un giocatore in più rispetto alla passata stagione, visto che Marianucci ha preso il posto di Rafa Marin, ma Beukema è quel famoso “+1” chiesto già a gennaio. E meno male che, in quella finestra di mercato, non si affondò il colpo per Comuzzo!”
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