Sugli infortuni del Napoli in questa stagione: "Ovvio che, se cambi tre allenatore in una stagione, ognuno di loro imposta la preparazione in un modo diverso e questo può incidere sulla condizione fisica dei calciatori. Ogni allenatore fa una preparazione a seconda di un obiettivo. il cambio di preparazione ha assolutamente inciso. Ma i troppi infortuni non sono legati ai troppi impegni, ma è una questione solo di preparazione e di cambio di allenatore, come ho detto prima. Se hai iniziato con un preparatore i calciatori e poi lo cambi, e poi lo cambi ancora, è inevitabile che i calciatori vadano sotto stress. Sull’infortunio per affaticamento, il calciatore ha poche colpe, poiché svolge solo il lavoro che gli viene detto di fare".
Sul futuro del club: "Uno step molto importante potrebbe essere quello di costruire un centro medico di proprietà così come ha fatto la Juventus, e anche l’Udinese. Cambierebbe tutto, hai le tue apparecchiature e lo staff medico che opera nella propria struttura. Cambierebbe anche l’immediatezza della diagnosi, faccio un esempio: se hai i tuoi macchinari non devi aspettare due tre giorni per avere un responso sulle condizioni fisiche di un tuo giocatore e puoi agire prima, così da metterlo nelle condizioni migliori per un rientro in campo".
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