Napoli? Rudi Garcia mi ha detto sin dal primo giorno di stare tranquillo e divertirmi. Mi ha fatto partire titolare in alcune amichevoli, raccomandandomi di stare sereno e di giocare come sapevo fare. Spesso mi ha rassicurato dicendomi che sbagliare è umano e che non c’era alcun tipo di problema.
Rrahmani e Juan Jesus? Durante gli allenamenti loro due mi hanno aiutato parecchio e l’ho apprezzato tantissimo. Mi dicevano di giocare tranquillo, di non accusare la pressione che le cose sarebbero arrivate da sole. Il calcio è un ambiente che ti fa crescere molto. Devi mangiare bene, dormire il giusto… È una routine che fai e che ti metti in testa. Se sbagli una di queste piccole cose non puoi fare il calciatore. Non puoi andare a dormire tardi se la mattina dopo hai allenamento e con il passare del tempo queste cose le paghi. Sin da piccolo ho avuto la testa solo sul calcio. Mi sono sempre detto che sarei diventato un calciatore. Ho sempre avuto questa mentalità".
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