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interviste

Novellino: “Osimhen e Zielinski decisivi con l’Atalanta. Peserà l’assenza di Rui”

Novellino
Le parole di Novellino ai microfoni di 1 Station Radio

Francesco Casillo

Walter Novellino è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio. L'ex allenatore del Napoli ha detto la sua in vista della sfida con l'Atalanta e non solo. L'ex tecnico ha difatti detto la sua sulle possibili armi a disposizione degli azzurri, sottolineando come Osimhen e Zielinski possano decidere il match.

Novellino: "Napoli-Atalanta? La decideranno Osimhen e Zielinski. Champions? Meglio evitare il Milan"

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Di seguito ecco le dichiarazioni di Novellino: "Sorteggi Champions? Per interesse credo sia meglio incontrare una squadra straniera, piuttosto che un’italiana. Mi piacerebbe, infatti, che le squadre italiane andassero tutte avanti, per confermare l’appetibilità di un campionato che giova della grande stagione del Napoli. C’è la possibilità per le italiane di arrivare in fondo. Il Milan ha fatto una grande partita su un campo difficilissimo. Anche l’Inter ha fornito una grande prestazione all’andata, e dovrà confermarsi in Portogallo. Gara con l'Atalanta? In questo momento è più facile incontrare l’Atalanta. I bergamaschi, pur offrendo un grande calcio, hanno perso un po’ di equilibri nell’ultimo mese. Soprattutto soffrono l’uno contro uno, fondamentale in cui i partenopei sanno farsi apprezzare. Il Napoli dovrà rifarsi della sconfitta contro la Lazio, e potrebbe dunque approfittare del particolare momento nerazzurro. L'assenza di Mario Rui peserà? Lo ricordo ai tempi del Gubbio, è un giocatore che a me piace molto. Gode di una notevole esperienza, ed ha qualità importanti in fase di inserimento, e soprattutto nel palleggio.

Il Milan ha attraversato un periodo di crisi, ma con il nuovo modulo è una squadra in ripresa che non disdegna le proprie idee di gioco. Tuttavia, inserire un uomo in più in difesa garantisce maggiore sicurezza. Mi è capitato, difatti, di ricorrere alla difesa a tre in carriera proprio a tal fine. Mettere un uomo in più permette maggiore serenità, ma anche un uomo in più in costruzione. Il Milan si sta ritrovando, e soprattutto sta recuperando serenità e condizione fisica, deficitaria dopo il Mondiale qatariota. Il problema della Juve è Vlahovic? Secondo me no. Ritengo che sia la squadra a non mettere in condizione il serbo di esprimersi al meglio. Vlahovic, difatti, predilige l’attacco della profondità, seppure i bianconeri la ricerchino con rarità. Manca l’equilibrio necessario. Anche contro la Roma, infatti, Vlahovic veniva molto spesso incontro, pur attaccando poco la profondità. È’ un giocatore che mi piace molto, capace di fare sempre la differenza".

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