Sulla felicità di ritrovare Baroni dopo averlo avuto a Verona.
"A Verona il mister mi ha valorizzato e ha fatto emergere le mie qualità. La scelta di venire qui è stata anche dovuta a lui. Mi chiede carattere, personalità, leadership. All’inizio facevo l’attaccante centrale come papà, potrei pure farlo oggi, sono polivalente, posso giocare a destra o a sinistra, seconda punta, attaccante”.
Sul calore dei tifosi.
"È un ambiente in cui si respira la squadra e questo mi emoziona quando sono in campo. Quando i tifosi ci spingono anche noi siamo spronati a spingere di più. La grinta che ho? Dipende sempre da come cresci, penso che a me abbia aiutato l'andar via da casa molto presto e quindi mi sono dovuto far rispettare".
Sul primo gol con il Torino.
"Chiudendo gli occhi me lo immagino in Torino-Juventus".
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