Neres? Lo avevamo con noi allo Shakthar perché è un giocatore forte, è un attaccante di qualità. Poi sappiamo cosa accadde politicamente e quindi non ha mai giocato con me e De Zerbi. Lo prendemmo per farlo giocare largo a sinistra o anche a destra. Avevamo tanti esterni, ma con la proposta di calcio di De Zerbi volevamo altri profili di livello internazionale. Caratterialmente è un introverso, è molto chiuso, sembra che sia molto distaccato, ma in realtà non lo è. E’ sempre sul pezzo, è un grande professionista, è uno che salta l’uomo, forse segna meno di Kvaratskhelia, però è quella la zona di campo dove preferisce giocare. A Napoli devono essere bravi a non dargli troppe responsabilità, è un giocatore importante. Però non è quello che risolve i problemi del Napoli ora, quelli li risolverebbe solo il centravanti.
Gilmour? E’ un giocatore importante, ha ottime qualità, però lo vedo deficitario dal punto di vista tattico. Il calcio italiano richiede una disciplina tattica importante, avrei dei dubbi sul fatto che possa essere il giocatore perfetto per il Napoli. Non è, insomma, quello che ti fa fare la svolta”.
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