Che stagione è per lei?
"Importante. È la prima che affronto dall’inizio con un club per restarci, senza passare per prestiti. Mi sono posto degli obiettivi personali. Con mister Pioli mi trovo davvero bene. È un allenatore che comunica molto, sia dentro che fuori dal campo: è spontaneo, ti sostiene e ti chiede intensità, cattiveria, presenza in area e maggiore incisività. Mi sprona a essere aggressivo sull’uomo".
Chi l'ha aiutata maggiormente dal suo arrivo a Firenze?
"Ho legato molto con Albert, fin da subito anche grazie alla lingua. Poi con Pongracic e con Gosens, che mi dà tanti consigli. Anche con Pablo Marì, con cui mi sono allenato quando eravamo fuori dalla lista per la Conference".
Qual è il suo desiderio più grande?
"Provare a vincere qualcosa con la Fiorentina. Nell’ambiente, tra i tifosi, si percepisce il rammarico per le occasioni mancate. Mi piacerebbe anche giocare la Champions League e vestire la maglia della nazionale maggiore".
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