Sulle difficoltà del Napoli - "Perché quando vinci il campionato con sedici punti di vantaggio, gli altri non vedono l'ora di giocare contro di te e prendersi la loro rivincita. Io so cosa significa, all'Ajax ogni domenica era così. E allora se tu scendi in campo pensando che sei il più forte, perdi. I più forti non pensano di esserlo: giocano per dimostrarlo. Garcia non è forse riuscito a far comprendere alla sua squadra che per continuare a vincere bisognava dare il doppio rispetto al passato. C'è stato un corto circuito. Punterebbe ancora su Natan? Non lo so. Forse no. C'è l'Inter, squadra di grande talento e tantissima personalità. Ora lì c'è uno dei punti deboli della squadra, al centro. Magari Juan Jesus potrebbe dare più garanzie, anche se non mi dispiacerebbe vedere Ostigard. In questo momento, anche alla luce delle critiche e dei giudizi negativi che ha ricevuto, giusto che il ragazzo venga messo a riflettere. Deve staccare la spina. Cosa serve per la risalita? La mentalità. Testa e gambe. Facile, ma non lo è. La sconfitta con il Real non porterà scorie negative, la partita da vincere è quella con il Braga, non quella del Bernabeu. Ma ho visto per molti minuti mentalità. Senza Kim, la difesa del Napoli non tornerà mai come quella dell'anno scorso: quindi meglio recuperare alla svelta Osimhen, per sfruttare i suoi gol".
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