Nel corso della trasmissione Maracanà in onda su TMW Radio è intervenuto Antonio Di Gennaro che ha parlato della lotta scudetto con il Napoli che ora è addirittura favorita. Inoltre ha commentato anche le parole di Conte. A seguire le sue parole.


interviste
Di Gennaro: “Il Napoli ora è favorito per lo scudetto. Sulle parole di Conte…”
Di Gennaro: "Il Napoli ora è favorito per lo scudetto. Sulle parole di Conte..."
—Che ne pensa delle parole di Conte?
"Forse in questo momento del campionato non erano opportune. La squadra sta reagendo bene a qualche infortunio di troppo e a una situazione che poteva essere più difficile. Magari ha messo le mani avanti, facendo capire che c'è questa difficoltà di lavorare. In questo momento non so se sono frasi che possono avere ripercussioni negative. Conoscendo Antonio, non so se un principio di addio. Lui voleva puntare solo al campionato, si aspettava qualcosa di più dopo l'addio di Kvara. In questo rush finale, dove il Napoli ha acquisito chance maggiori, forse era da evitare certe cose. Con le vendite di Kvaratskhelia e poi Osimhen avranno un tesoretto importante, è normale che lui voglia delle garanzie maggiori ora".
LEGGI ANCHE
Corsa Scudetto, come la vede ora?
"Non credo che le vinceranno tutte entrambe, il Napoli però ora è favorito. Il Napoli però non ha un organico come l'Inter, che ha preso un gol 7 contro 4 in aerea, e questo la dice lunga sulla mancanza d'attenzione".
Che ne pensa delle polemiche sulla rimessa laterale del Bologna?
"Essere così avanti nella battuta è tanto, poi è chiaro che manchi concentrazione all'Inter in quel frangente ma 17 metri guadagnati sono tanti. E diamo anche i meriti ai secondi tempi del Bologna, che quasi sempre fa così come atteggiamento".
Orsolini, stagione incredibile. Spalletti lo avrà visto?
"Col suo modulo non giocherà mai. E' uno dei pochi però che dribbla e in Italia (e nell'Italia) non c'è più nessuno che lo fa".
Milan, che succede ancora?
"Ieri ho visto Joao Felix fare cose incredibili, non si possono accettare certe cose. Anche Leao ieri ha avuto due ripartenze, ma anche lui deve rendere 38 partite. Non gioca mai con continuità. Se manca Leao, al Milan manca tanta roba. Per fortuna ha avuto Reijnders, Pulisic, ogni tanto Theo. Leao può fare la differenza ma caratterialmente è quello. Conceicao è solo anche lui, come lo era Fonseca. A meno che ne venga uno di livello, allenatori del genere li cambiano giocatori del genere, altrimenti con questi se non rendi non giochi".
CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News
© RIPRODUZIONE RISERVATA