A proposito di Meret, la situazione del rinnovo continua a trascinarsi. Le ricorda un po’ la vicenda di Kvaratskhelia?
"No, io credo che probabilmente abbiano già l’accordo e debbano solo formalizzarlo. Se lui vuole restare e il presidente vuole trattenerlo, non vedo grossi problemi. Quando avranno il tempo, firmeranno. Se davvero l’accordo è definito, allora non ci saranno intoppi. Bisogna vedere se è la società a non volerlo o se è il giocatore, magari su consiglio del procuratore. È un rischio, certo, perché nel calcio ci si può infortunare o finire fuori dalle rotazioni dell’allenatore. Però è anche vero che, da svincolato ogni anno, hai la possibilità di metterti sul mercato e guadagnare di più. Quindi potrebbe essere una strategia del procuratore. Non credo sia il Napoli a tirarsi indietro: mi sembra più una scelta del calciatore."
Sul futuro di Conte
"Conte è una persona diretta e dice sempre quello che pensa. Piuttosto che raccontare bugie, come fanno altri allenatori, lui preferisce non rispondere. Comunque credo che a Napoli si sia trovato benissimo. Lo si vede spesso in mezzo alla gente. Napoli è una piazza incredibile: se si è trovato bene, per andare via deve succedere qualcosa di importante, tipo una proposta da un top club, oppure qualcosa di strano. Dopo una stagione così straordinaria, sulla quale pochi credevano, sarebbe assurdo andar via. A inizio anno ricordo tante perplessità e dichiarazioni scettiche. Questa è stata la risposta di De Laurentiis alle critiche: ha scelto un allenatore che sembrava irraggiungibile, invece l’ha portato a casa e ha ottenuto grandi risultati. Sta facendo sognare il popolo napoletano lo scudetto. E secondo me, la partita di lunedì con il Bologna sarà decisiva: se vince, il Napoli è proiettato verso il titolo. Ferguson potrebbe essere il profilo giusto per il Napoli in caso di addio di Anguissa? Ho vissuto il calcio scozzese e posso dire che è molto cambiato. Una volta era molto più fisico, oggi è diventato più dinamico, più simile al calcio europeo. I giocatori scozzesi attuali hanno qualità e grandi margini di crescita. Non sono sicuro che siano ancora completamente maturi, ma probabilmente arriveranno a esserlo. Ferguson sta facendo molto bene, ma a Napoli ci sono degli equilibri: prima di muoverli, il presidente ci penserà bene. Tra Meret e Caprile se fossi Antonio Conte, chi sceglierei? Io terrei Meret, perché in questo momento ha dimostrato di essere all’altezza e ha fatto benissimo. Non cambierei una certezza con un punto interrogativo: significherebbe rompere degli equilibri, e in una squadra gli equilibri vanno sempre mantenuti".
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