Antonio Careca, si è concesso alla penna de La Gazzetta dello Sport, e ha parlato della gara del Napoli contro il Cagliari citando anche vecchi ricordi dello scudetto vinto con Maradona. Di seguito un estratto dell'intervista.


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Careca: “C’è una coincidenza con lo scudetto del 90. Napoli, occhio alla pressione!”
Careca: "Ci sono tante coincidenza con lo scudetto del 90. Dissi qualche anno fa ad ADL: 'ci vuole lo scudetto'"
—"Analogie con 35 anni fa? Tante ma proprio tante. Una su tutte: contro la Lazio, all’ultima di campionato, segnò Marco Baroni e vincemmo 1-0. E stavolta a fermare l’Inter, nella penultima, è stata la Lazio, allenata da Marco Baroni. Una straordinaria coincidenza Vigilia? Mai dire come le altre, perché la tensione la senti. Ma al Napolibasta vincere per non dover soffrire. Non sarà facile, perché com’è giusto che sia nessuno regala niente. Però è chiaro che le condizioni sono diverse tra chi si gioca lo scudetto e chi ormai è salvo e magari non ha motivazioni ma comunque è leggero. Pressione? Un peso può averla. Ma il Napoli ha Conte che sa come domarla e lo ha dimostrato. Sta vincendo meritatamente un campionato in cui l’Inter era la favorita e, probabilmente, un po’ è stata distratta dalla Champions. Però i meriti di chi sta davanti sono indiscutibili, non arrivi lassù senza avere organizzazione, competenza e padronanza. Direi che sono stati bravi tutti, da De Laurentiis in poi. Va riconosciuta a De Laurentiis la capacità di saper gestire, di programmare. Glielo dissi una volta, qualche estate fa: presidente, ci vuole lo scudetto. Ci ha preso gusto e adesso può arrivare il secondo in due anni. Con una squadra che da anni è ricca di calciatori di assoluto spessore".
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Ha commentato la rosa del Napoli
—"Bella campagna acquisti - Lukaku, McTominay, Neres, Buongiorno, tutti gli altri - e bravi a riprendersi immediatamente dopo la disavventura dell’anno scorso. Ma, soprattutto, complimenti per aver regalato quest’anno emozionante e, se finisce come speriamo, per aver reso felice Napoli. Io non penso ad altro, se non alla gioia di una città fantastica, che mi fa sentire protagonista ancora oggi, quando ormai io sono un ex. È come se non fossi mai andato via. McTominay? Un impatto insospettabile, per autorevolezza e anche per i gol. È stato decisivo, più degli altri ripensando a certe gare. E ha saputo indirizzare, in alcuni momenti-chiave, questa corsa verso lo scudetto. Però devo dire che altri non sono stati da meno, Meret con certe parate, Di Lorenzo e Rrahmani, Lobotka e Anguissa, Politano e Raspadori che ha segnato in questo finale. Ovviamente Lukaku e Neres. Mi sembra tutti. Il Napoli è una squadra di valore, non si può assolutamente negare. L’Inter era superiore, ma non sempre vince la squadra che sulla carta sembra più forte".
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