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interviste

Totti, l’ex procuratore: “Napoli e Roma le migliori difese: la decideranno i singoli”

Mattia Fele

L'intervento di Caira a 1 Station

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, agente FIFA ed ex procuratore della Roma e di Francesco Totti. Focus del suo intervento la sfida tra Napoli e Roma che avrà luogo domenica 29 gennaio alle 20:45.

Caira su Napoli e Roma, che si sfideranno domenica

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Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com:

"Zaniolo? È uno dei giovani italiani più forti, almeno degli ultimi 5 anni. Tuttavia, e necessario spesso abbinare anche la testa al talento, qualcosa ancora non funziona. Secondo me resterà alla Roma, anche se non sta rendendo al meglio. Ad oggi vuole cambiare aria, in ballo non c'è nessun aspetto economico o nessun discorso di ambizioni. È un giocatore che appassiona quando gioca bene, ma quando non riesce a rendere il discorso è differente. Non ha trovato la continuità adeguata per diventare un ottimo calciatore, anche se non ha i colpi del campione. Ha una grande forza fisica, forse è un interno di centrocampo, più che un esterno. Tuttavia, non riesce a disciplinarsi maggiormente".

Su Napoli-Roma

"Quando si incontrano due squadre con le migliori difese del campionato, cosa c'è da dire? Il Napoli ha qualcosa in più rispetto alla Roma, la gara potrebbe decidersi a partire dal centrocampo in su. In queste partite il singolo è fondamentale, poiché non è facile superare difese di questo livello. Soltanto colpi di grandi calciatori potrebbero decidere questo genere di gare. Per il Napoli direi Kvara, per la Roma Abraham o Dybala. Da questi calciatori potrebbero provenire giocate importanti per scardinare la partita".

Su Spalletti

"È il numero per quanto concerne la trasmissione del suo pensiero e del suo atteggiamento. Tuttavia, buoni non si diventa... Per fare l'allenatore ad alti livelli, è necessario essere presuntuosi, altrimenti non ci si potrebbe prefissarsi di fare sempre qualcosa in più. Spalletti sta soltanto gestendo il proprio tasso di presunzione, gestione agevolata anche d'ambiente, oltre che dall'esperienza degli anni. Tra Mourinho e Luciano, tuttavia, punterei sul secondo".