Mi ricordo quel Milan-Napoli del 2008 contro il grande Milan di Ancelotti. Perdemmo 1-0 con un gol nel finale, proprio dopo che io ero uscito e chiesi a Reja il motivo. Mi disse che pensava che mi fossi fatto male. Marcare Ronaldinho fu molto bello, mi sono dovuto concentrare molto. Mi sono dovuto incattivire per fermarlo, ma in lui vedevo la passione del calcio e la parte più bella era vederlo sorridere mentre giocava. Ricordo che dopo quella partita andai in un ristorante brasiliano e trovai proprio Ronaldinho con altri brasiliani del Milan. Mi invitò a bere una birra e mi fece i complimenti per quella partita. Precedenti negativi? I calciatori non ci pensano. Si guarda al presente. Questi tre punti contro il Milan non servono per la storia, ma per provare il sogno scudetto. Il Napoli può farcela, non devono esserci rimpianti”.
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