Lasciare Napoli non fu semplice:“Il giorno prima di partire per Torino, mia madre chiuse la porta e nascose le chiavi. Le dissi scherzando che sarei sceso dal balcone. Piangevo tutte le sere, c’era la nebbia e al Sud non eravamo ben visti. Ma non mollai: alla Juve ho imparato disciplina e serietà.”
Cresciuto nel quartiere Pallonetto di Santa Lucia, Nocerino racconta di un’infanzia vivace ma difficile: figlio di una madre casalinga e di un padre ferroviere, spesso “a casa non si mangiava con regolarità”. Da bambino aiutava il nonno nella polleria di famiglia, consegnando polli porta a porta.Ha concluso ricordando che quell’ambiente lo ha formato e gli ha insegnato “a stare bene con poco”.
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