Chi è messo meglio fisicamente?
—"Il Napoli è stanco, ma nella ripresa contro il Genoa ho visto comunque momenti di brillantezza. Il problema semmai sono gli infortuni, e in particolare quello di Lobotka: è un punto di riferimento per gli equilibri e il gioco. L’Inter non ha più la freschezza di qualche mese fa, specialmente a centrocampo, ma il momento è speciale, ti dà energie. I giocatori adesso hanno ben presente il quadro: il grande obiettivo è la Champions da conquistare a Monaco, ma lo scudetto è di nuovo possibile. E un calciatore vive per momenti così. Cambierei qualcosa tatticamente nelle due squadre? No, anche se ho trovato azzeccata la soluzione con Zalewski attaccante esterno nel 3-4-3 dell’Inter con il Torino. Gli uomini in più per questa volata? Raspadori è elettrico e si muove bene, ora che i ritmi si abbassano può incidere parecchio. Nell’Inter ho visto buoni segnali da Taremi, anche se non mi ha ancora convinto del tutto. E allora dico: la convinzione del gruppo. Quanto inciderà il fattore Champions? Peserà, eccome se peserà. Ma l’Inter, almeno contro la Lazio, giocherà con la mente più libera rispetto al Napoli, e sa come gestirsi".
Chi rischia di più? Come finirà?
—"Napoli è una piazza che si esalta tantissimo sull’onda del successo ma che può anche deprimersi in caso di passi falsi. All’Inter, specie in questi anni, l’ambiente si è strutturato attorno all’abitudine all’alta pressione. Penso che Inzaghi possa maneggiare il contesto con più facilità. Il Napoli ha sbagliato un colpo, sì, ma sono convinto che non ne sbaglierà più".
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