Cambierebbe il direttore sportivo?
“Per quanto riguarda Mauro Meluso ha ereditato una situazione di mercato già bella che fatta. Ci sono state difficoltà che non doveva ereditare, come la questione rinnovi. È chiaro e sappiamo, poi, che il presidente è molto presente. Dobbiamo anche ricordare che Cristiano Giuntoli ci ha messo 8 anni a vincere lo scudetto. Nei primi anni non aveva così tanto voce in capitolo. Io prima di pensare ad un cambio del direttore sportivo penserei a dargli più possibilità di lavoro. Con l’arrivo di Italiano si potrebbero ricreare, poi, la coppia che ha fatto bene allo Spezia”.
Con Kvaratskhelia e Osimhen che farebbe?
“Credo che si possa tenere solamente uno dei due. Osimhen, poi, è stato praticamente già ceduto, come detto da De Laurentiis in un’intervista. Io penso che sia giusto che la società non voglia venderli entrambi e che voglia ripartire dal classe 2001 gergiano”.
Gimenez può essere il futuro dopo Osimhen? Su chi si può puntare?
“È uno di quei profili che il Napoli segue sicuramente. È anche un profilo alla Napoli, come tipo di operazione di mercato. La volontà è quella di portare in Italia un giocatore che possa fare cose importanti. Penso che ce ne sono tanti di giocatori che possono fare bene in azzurro. Folorunsho può essere uno di quelli. Per esempio anche Buongiorno potrebbe essere importante per il futuro azzurro. Credo che il Napoli debba ripartire da 7-8 certezze che già ha”.
Per la lotta alla Champions League?
“Il Napoli ha nelle corde la possibilità di arrivarci. Per me ha il 30-40% di arrivare al quinto posto. Sono in programma degli scontri diretti in casa che devono essere vinti”.
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