Napoli Futsal, il presidente: “Non capisco perché dobbiamo giocare ad Aversa”

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il Presidente del Napoli Futsal Serafino Perugino.

Di seguito le sue parole:

«Ciccio Angiolini è un’istituzione del Napoli Futsal. È un uomo di grande carisma e personalità, è stato portiere della nazionale italiana e ha vinto tutto in carriera. L'ho scelto dopo che ci ho parlato per due ore, mi ha convinto con la sua fame di vittoria e la sua voglia di mettersi in discussione.

Ho aspettato che finissero le finali prima di chiamare un altro allenatore. Se ne sono proposti davvero tanti e ne ho intervistati tanti, per me è solo motivo di grande orgoglio. Io non do nulla per scontato.

Ciccio Angiolini esce per la prima volta dalla sua regione di provenienza poiché ha sempre allenato squadre del Lazio per non trasferirsi. Ha accettato questa sfida proprio perché siamo Napoli e gli è piaciuto molto il club. Vincere a Napoli ha sempre un sapore diverso.

Borruto ha rinnovato un mese fa e per me è un giocatore incedibile e fondamentale. Dopo aver rinnovato, il giocatore ha chiesto di essere ceduto all’estero, forse vuole seguire Golini che dovrebbe andare a Genzano.

Io non devo convincere nessuno a rimanere controvoglia ed è un discorso che ho fatto mio dal Presidente De Laurentiis. Chi vuole rimanere a Napoli per lottare con questa maglia sono felice di accoglierlo, ma chi vuole andare via certamente non lo trattengo, ma vanno via alle mie condizioni e non alle sue o di chi vuole prenderlo.

Javier Adolfo Salas rimane al Napoli Futsal ed è contento di rimanere mentre sull’altro Salas stiamo facendo delle valutazioni poiché è molto richiesto.

Duarte ha smesso di giocare e sarà un punto di riferimento come team manager e direttore sportivo all’interno dello spogliatoio, della proprietà e della squadra. È un uomo di grande esperienza e carisma e ci aiuterà a switchare con il nuovo progetto.

Nonostante le innumerevoli problematiche strutturali e di supporto nel territorio, la famiglia Perugino non molla e rilancia le ambizioni della Napoli Futsal, siamo pronti a dare battaglia su ogni campo, sapendo che abbiamo finalmente tutto il popolo napoletano che ci sostiene poiché i duemila e cinquecento spettatori al Palavesuvio sono un segnale che non si può non cogliere.

Siamo soli ma andiamo avanti. Io ci credo e un giorno voglio coronare un sogno per la mia famiglia e per tutti coloro che ci seguono. Siamo uno sport minore e non per questo meritiamo meno attenzione di tutti.

Casa discografica? Siamo una piccola etichetta che lavora al servizio degli artisti e dei fan. Il lavoro serio paga sempre, ho avuto anche tanti fallimenti nella mia carriera. Come ribadisco a chi mi accompagna in questo percorso è che l’importante è fare qualcosa di serio con passione e lungimiranza, tenendo conto del percorso che si è fatto per arrivare dove siamo arrivati con umiltà. La vittoria e la sconfitta sono variabili che non si possono prevedere ma io ad ogni sconfitta mi sento più forte.

Palazzetto dello sport? Io chiedo risposte, me lo sono meritate sul campo e non mi sono dovute. Il Napoli Futsal è un patrimonio della città, non solo mio o della famiglia Perugino, e non capisco perché dobbiamo andare a giocare a Aversa.»