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interviste
Il lunch match in programma domenica alle 12.30 tra Napoli e Frosinone allo stadio Diego Armando Maradona sarà non solo lo scontro tra due squadre che hanno bisogno disperato di punti per i propri obiettivi ma anche un interessante confronto tattico tra i due allenatori, da una parte Ciccio Calzona e dall'altra Eusebio Di Francesco. Sarà una sfida non solo tra due tecnici che non solo sono preparati e hanno una filosofia molto simile ma sono anche amici che si stimano e che hanno collaborato in passato, come ricorda nella sua edizione odierna Il Mattino.
"Di lui si è detto che è stato il vice storico di Sarri e il collaboratore stretto di Spalletti. Più raramente si è parlato di Calzona che ha affiancato anche Eusebio di Francesco. L’ex ragazzo di Calabria, invece, ci ha sempre tenuto a citarlo e a precisarlo. E domenica se lo troverà di fronte per la prima volta come avversario, da primo allenatore a primo allenatore. Certamente non sarà il primo pensiero che gli passerà nella mente domenica alla mezza. Ma è altrettanto vero che in questi giorni Francesco Calzona ha riavvolto il nastro del suo recente passato, pensando al Frosinone che arriva al Maradona domenica nel lunch match della 32esima di serie A. E questo non solo perché i ciociari hanno rifilato 4 sberle al Napoli – sempre a Fuorigrotta – eliminandolo il 19 dicembre scorso dalla coppa Italia (la squadra allora era allenata da Walter Mazzarri), ma anche perché Calzona domenica si troverà di fronte Eusebio Di Francesco con cui ha condiviso l’esperienza agro dolce in quel di Cagliari. I due sono stati a braccetto tre stagioni or sono (2020-’21) in terra sarda, salvo poi vedersi costretti a fare le valigie per l’esonero comunicatogli dal presidente Giulini dopo 23 giornate di campionato. Da allora i due allenatori hanno preso strade diversa senza mai incrociarsi. Domenica sarà la prima volta da avversari tra Calzona e Di Francesco. L’allenatore del Napoli, che ha sempre usato parole di stima per il collega, metterà da parte sentimenti ed amarcord per spingere i campioni d’Italia ad un successo indispensabile per continuare la rincorsa ad un posto in Europa. E se a farne le spese sarà il suo ex primo allenatore poco importa. L’importante per Calzona è lasciare un buon ricordo a Napoli. Che tradotto in risultati significa brindare per la quindicesima volta di fila ad un piazzamento in una competizione europea".
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