Il Napoli provava a riagganciare almeno il quinto posto, oggi ha dimostrato luci e ombre. Dieci palle gol create, un primo tempo discreto, ha concretizzato il 20%. Il Frosinone ha creato quattro palle gol, di cui una letteralmente regalata da Meret, e di cui tre tutte procurate da uno stordito e stralunato Rrahamni, ne ha capitalizzate il 50%. Un rigore sbagliato, un gol preso di testa come sempre ci capita, timbro fisso che mettiamo su ogni gara. Oggi non c’era Juan Jesus, nonostante il saltatore Ostigard abbiamo preso il solito gol di testa. Abbiamo regalato un rigore, e alla fine Meret, dopo aver regalato l’1-1, ci ha perfino salvato dal 2-3. Ma davanti abbiamo sbagliato l’impossibile. Nel primo tempo due gol clamorosi sbagliati da Osimhen e Zielinski, nella ripresa prima dell’1-1 un arrembaggio con altri due gol sbagliati e nel finale il Napoli ha avuto la palla della vittoria con Di Lorenzo per Simeone che non è riuscito ad agganciare. Ma questo basta per dire che questa squadra è stata sfortunata? No!
Questa squadra semplicemente non c’è! Non è affidabile, ha degli sprazzi di bel gioco in ricordo dei bei tempi e nulla più. E’ una squadra devastata e minata nelle sue convinzioni e purtroppo è un’annata che deve solo finire, perché ormai la rifondazione è avviata. Passa per dei giovani: Bianchini al marketing, Manna alla direzione sportiva. Vedremo chi sarà l’allenatore e chi saranno i nuovi acquisti, ma di fatto è già partita la rifondazione di un’annata tragica sul piano sportivo. Gli uomini Ultras in rima baciata hanno contestato i giocatori e alla fine tutto il pubblico li ha fischiati, non è così che si salva una stagione. Oggi è stata messa una pietra tombale all’annata più brutta per distacco dell’era De Laurentiis”.
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