L'esperienza inglese quanto lo ha arricchito?«Tanto, ma lui non lascia mai nulla al caso. Riflette, studia sempre, e farlo in uno dei campionati più competitivi al mondo è stato un bene anche per le sorti del Napoli».
Se ripensa al primo Conte allenatore, lo vede cambiato nella comunicazione?«Conte è sempre lo stesso: ha una comunicazione chiara e diretta, non si nasconde. Magari adesso conta fino a cinque prima di dire una cosa, ma ti dirà sempre quello che pensa a suo modo».
Il Napoli è la favorita per lo Scudetto?«Lo è perché a maggio lo ha vinto non da favorito, e su questo Conte ha ragione. Quest'anno cito anche l'Inter, che per me ha la rosa più forte. Il Milan può diventarlo. Roma e Juve oggi sono un passettino dietro».
La Champions è un'altra sfida intrigante per Conte.«Lo è per il Napoli come per la Serie A in generale. Negli ultimi anni, solo l'Inter ha fatto strada con due finali, per questo sostengo che abbia la rosa più ricca e completa di tutte».
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