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interviste

Rastelli: “Il Napoli di Conte non ha un calo fisico, credo ci sia stanchezza mentale”

Raffaele Staffelli
L'ex allenatore dell'Avellino si esprime sui problemi fisici ed offensivi riscontrati dalla squadra di Conte

L'ex giocatore ed allenatore Massimo Rastelli ha rilasciato alcune dichiarazioni soffermandosi su infortuni e difficoltà fisiche e realizzative del Napoli di Conte, in un intervento a Radio Napoli Centrale.

Rastelli sugli infortuni del Napoli

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"Ci può stare dopo 8-9 mesi di stagione avere degli infortuni. È evidente che per il Napoli di Conte sono avvenuti in un lasso di tempo riavvicinato, e questo ha fatto pensare a degli errori che non credo siano stati fatti. Oggi gli staff hanno tanta tecnologia per leggere i dati. Se un giocatore è a rischio infortuni si riesce a capire con i GPS. Non sappiamo se è cambiato qualcosa nella preparazione, squadre come il Napoli sono seguite con attenzione dai preparatori e dall'allenatore. Non penso a un calo fisico, ma che ci possa essere un po' di stanchezza mentale che è perfettamente normale. A Como il Napoli ha fatto un ottimo primo tempo, mentre nel secondo tempo ha fatto poco per vincere la partita. Conte ha spiegato che l'aspetto mentale fa la differenza, e su questo ha ragione. I calciatori devono capire che ogni palla e ogni giocata può essere determinante. Questo gruppo sta tirando la carretta dall'inizio della stagione, e non avere oggi i cinque cambi che possono mantenere sempre alto il livello è penalizzante, soprattutto rispetto alle altre grandi squadre".

Rastelli: "Senza giocatori pericolosi è difficile fare gol"

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"Cosa fare per far segnare di più il Napoli? Conosco il metodo di lavoro di Conte, e so che dà istruzioni e spiega ai suoi calciatori come mettere in difficoltà gli avversari. Ma al di là di questo se all'interno di un'idea di gioco non ci sono calciatori che ti creano superiorità e pericoli diventa difficile trovare occasioni solo in base al fraseggio e alle triangolazioni. Spesso le squadre che il Napoli affronta lo aspettano negli ultimi 25 metri, e a quel punto diventa difficile creare occasioni da gol".