L'Italia del ct Roberto Mancini torna a Napoli dopo nove anni e mezzo di assenza: dal lontano Italia-Armenia, il vuoto. E, mentre il Maradona si veste a festa, riammodernando il settore autorità e offrendo un'ampia area Hospitality con cinque sale, che poi serviranno al Napoli di De Laurentiis in occasione delle notti di Champions, il commissario tecnico azzurro si racconta a tutto tondo sulle colonne de il Mattino, a cui ha rilasciato una lunghissima intervista pubblicata questa mattina.
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Mancini estasiato dal Napoli: “Che forza, la squadra di Spalletti! Può mirare in alto”
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Mancini, Napoli e l'Italia
Ecco quanto, delle parole del ct, evidenziato da CalcioNapoli1926: "Di Lorenzo? È cresciuto tanto, ma anche all'Empoli dava segnali importanti. Ora ha raggiunto un livello psico-fisico altissimo. Scudetto sempre al Nord? La storia dice questo. È sempre tutto in salita vincere al Sud e lontano da Milano e Torino. Però sarebbe ancora più bello, per il nostro calcio, che questo avvenisse più spesso. E che non sia solo un'eccezione. D'altronde, come era ai tempi in cui giocavo io, quando il campionato davvero lo poteva vincere chiunque. Cosa il Napoli sta dando all'Italia?Gioca molto bene. È primo e con ampio merito. E, fate gli scongiuri, io già in estate avevo previsto il trionfo degli azzurri. Dietro non mi pare che ci sia chi possa insidiare il primo posto, il vantaggio mi pare assai rassicurante ma capisco anche Spalletti che invita alla prudenza. Farei lo stesso anche io al suo posto. Hanno fatto le mosse azzeccate in estate, gli innesti sono stati quelli giusti come quello di Kim e Kvaratskhelia e ora sono protagonisti grazie anche a un calcio apprezzato ovunque in Europa. Napoli in alto anche in Champions? Perché no? Chiaro, è faticoso restare a questi livelli su due fronti per tutta la stagione, ma per il tipo di calcio che sta mostrando in questo periodo, io non credo che il Napoli possa porsi dei limiti. Davvero, tutto può succedere anche in Champions perché è davvero una squadra forte. Cosa mi colpisce del Napoli? La serenità con cui va in campo, contro ogni avversario. La tranquillità che si continua a vedere anche quando ci sono i cambi, sembra che non succeda nulla e che non ci sia mutazione tra chi entra e chi esce. L'identità della squadra resta intatta. Giocano proprio un bel calcio. De Laurentiis ha fatto un grande lavoro in questi due decenni in cui guida il club. Lo ha preso in serie C e lo ha portato quasi a vincere lo scudetto. Ogni anno migliora la squadra nonostante venda, inevitabilmente, anche i suoi calciatori migliori".
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