Filosofia? A me piace che la squadra giochi a calcio e loro lo sanno fare. Voglio che giochino da squadra, che ci sia un'identità. Ovviamente serve tempo per questo, ma sono consapevole che il tempo non c'è e allora chiederò alla squadra il sacrifico di capire quel che chiedo il meno tempo possibile perché dobbiamo abbinare il bel gioco ai risultati: non c'è altra strada. Questa squadra può fare vari moduli: a me piace il 4-3-3, ma i giocatori possono adattarsi a varie situazioni. Non possiamo già ora tirare le somme, ma sarà compito nostro liberare la loro mente e portarli a giocare a calcio, divertirsi e diventare squadra vera.
Napoli-Barcellona svolta? So benissimo chi è il Barcellona, ma noi siamo il Napoli, una squadra forte e rispettata in tutta Europa. Dobbiamo rendere orgogliosi e felici i tifosi con una vittoria. Se ho detto ai ragazzi cosa hanno combinato? No assolutamente, niente passato: mi piace passare del presente e del futuro. Ho parlato pochissimo nello spogliatoio, poi abbiamo parlato di calcio e dell'avversario. Ma non volevo riempire la testa, volevo solo comunicare i miei concetti e che da domani si inizi a vedere qualcosa di quello in cui credo".
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