Crede che nella testa di Gasperini ci sia sempre solo l’Atalanta?
“Gasperini lo si ama o lo si odia. Quel che non si dice mai è che si tratta di uno de migliori allenatori al mondo. Ciò detto, premettendo che la testa dei nerazzurri è proiettata su Coppa Italia ed Europa League, quando si parla di rigore e ideologia tattica, si rischia di incorrere in errori. Il Napoli di Sarri e Benitez, ad esempio, erano due squadre molto idealiste. Quando hai un’idea, cerchi di portarla avanti. Gasperini si è europeizzato, avendo garantito una intensità che le altre squadre non hanno, riuscendo a giocare uomo su uomo contro ogni avversario. È quel che molti tecnici hanno cercato di fare altrove, pur non riuscendoci. Si potrebbe pensare che il Gasp non è tra i migliori perché non ha vinto, ma il giudizio deve poter estendersi a tutti i fattori, e non limitarsi al successo”.
Per la rincorsa Champions, e all’Europa, non si può escludere nessuno?
“A volte, abbiamo dato per scontato che la classifica tagliasse fuori certe squadre per certi obiettivi. Tuttavia, c’è una discontinuità palese nel rendimento di quasi tutte le squadre. Ad esempio, nel prossimo turno ci sarà un interessantissimo Lecce-Empoli. La classifica, dunque, è molto corta. La squadra che avrà il calendario peggiore, al netto della qualità della rosa, è l’Atalanta”.
L’arrivo di Manna dimostra la voglia di ingaggiare Antonio Conte?
“Più che voglia credo che il Napoli sia arrivato a un livello tale, anche come importanza del brand, per cui vi è necessità di costruire. Il Napoli è un top club italiano, e ambisce a divenire un top club europeo. Se non prendi un allenatore che vuole vincere subito, non torni ai livelli precedenti”.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA