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interviste
Bortolo Mutti, ex tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte.
“Problema realizzativo nel Napoli? È un’annata complicata dove tutto è più difficile dopo un inizio sofferto, il cambio di allenatore, i tanti infortuni che hanno attraversato il Napoli da inizio stagione. Da ex centravanti, dico che quando tutto funziona bene nella squadra, tutto viene più facile anche per gli attaccanti, oggi gli attaccanti azzurri stanno vivendo tutti i problemi degli altri reparti, subiscono il peso e la responsabilità del ruolo. L’assenza di Osimhen ha forse sovraccaricato i comprimari, che l’anno scorso giocavano con grande serenità e freschezza mentale, mentre oggi sentono il peso della responsabilità, vedasi gli errori sottoporta che nella passata stagione non avrebbero fatto. Bisogna lasciarli tranquilli, perché è un ruolo pesante e si fa fatica a superare le difficoltà in campo anche quando la squadra ti aiuta e si mette a disposizione. Osimhen è un giocatore che fornisce un apporto fondamentale: deve recuperare condizione mentale e fisica, visti i problemi avuti in coppa d’Africa. Deve tirare fuori il meglio di sé per tornare protagonista del prosieguo del cammino degli azzurri fino a fine stagione.
Bisogna raddrizzare la stagione: la partita col Genoa potrebbe essere uno spartiacque visto il recupero del gruppo, certo i tanti cambiamenti di modulo non hanno aiutato il Napoli a trovare un’identità precisa. Credo gli azzurri debbano tornare al 4-3-3, modulo che ha dato più certezze e creare un finale di campionato da squadra scudettata. C’è tempo per recuperare anche se l’Atalanta in questo momento penso sia una delle squadre più in forma come anche il Bologna. Gasperini e Motta da Napoli? Sono due allenatori di grande profilo, soprattutto Gasperini che a Bergamo ha ottenuto risultati incredibili e forgiato giocatori di un certo peso valorizzando il parco giocatori del club. I bergamaschi in Gasperini vedono il loro totem e non pensano minimamente di lasciar andare il tecnico. Il Genoa è squadra da affrontare con grande rispetto, non deve ingannare il 5-1 subito con l’Atalanta perché è maturato nel finale. Gilardino ha dato serenità e spregiudicatezza alla squadra: non si arrendono mai, giocano con fervore e cattiveria soprattutto in casa. Bisogna affrontarla come se fosse una grande, con concentrazione ed equilibrio pur nella consapevolezza di essere superiore e di doverla battere”.
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