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interviste
Ciro Venerato, giornalista ed esperto di mercato, ha fatto il punto sulla trattativa Comuzzo-Napoli al TGR Campania
Il noto giornalista Rai, Ciro Venerato, ha espresso in un lungo messaggio il suo cordoglio per la scomparsa di Bruno Pizzul:
"Per molti era bruno Pizzul. Per il sottoscritto era semplicemente "zio bruno". Dieci anni di vita comuni. Prima in nazionale ( ero inviato di RDS) poi suo compagno di stanza a corso Sempione ( in Rai). Con noi c'era Marco Civoli. Bruno era semplicemente immenso. Andava a braccio anche quando gli toccava scrivere i corsivi storici per dribbling. Lo stesso dicasi per le telecronache. Dieci minuti prima della messa in onda dava un'occhiata alle formazioni e poi declamava. Si perché era un poeta del calcio. Un intellettuale prestato allo sport più bello del mondo. Era la semplicità fatta uomo. Andava a lavoro in bicicletta ( non aveva la patente come il sottoscritto) e legava tantissimo con noi giovani ( con me, Alda Angrisani, Thomas Villa, Luca De Capitani, Sabrina Gandolfi) e non faceva mai pesare la sua sublime carriera. Amava molto Napoli e i napoletani. Davanti a un caffè o un grappino ricordava gli anni storici con Diego. Racconti il successo in coppa UEFA. Era legato a Carlo Iuliano ( storico addetto stampa del club azzurro) e stimava Corrado Ferlaino. Aveva buoni rapporti con 3 molti colleghi napoletani ( Antonio Corbo, Mimmo Carratelli, Gianfranco Coppola e Giuseppe Pacileo). Mi chiedeva spesso del Napoli in tempi bui ( quelli della b e poi del fallimento) perché riteneva una bestemmia calcistica una Serie A senza il Napoli. La nostra amicizia è proseguita anche dopo la pensione. Era tornato in Friuli e ci sentivamo spesso a telefono. Sempre lucido e educato. Addio zio bruno. Non ti dimenticheremo mai".
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