Ai microfoni di 1 Station Radio è intervenuto Stefano Peduzzi, direttore di MonzaNews
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Peduzzi, direttore di MonzaNews e corrispondente, soffermandosi su Monza-Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Peduzzi su Monza-Napoli
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Quali saranno le scelte di Nesta dal primo minuto?
“Scelte quasi obbligate, perché Nesta ha parecchi calciatori infortunati. Si pensava all’inserimento di qualche giovane, ma non sarà così. Turati; Pedro Pereira, Caldirola, Carboni; Birindelli, Gagliardini, Bianco, Akpa Akpro, Kyriakopoulos; Mota, Caprari.”
Come si affronta una squadra che lotta per lo scudetto, sapendo di essere ormai con un piede in Serie B?
“Lo spirito sarà quello di una squadra che non ha nulla da perdere. Il Monza giocherà un po’ come ha fatto a San Siro contro l’Inter, dove tra l’altro aveva disputato una buona partita, andando addirittura in vantaggio di due gol nel primo tempo, salvo poi essere rimontato nella ripresa. Ora non ha nulla da perdere: cercherà di subire meno gol possibile e proverà a giocarsela. Poi il calcio, si sa, ogni tanto regala risultati inaspettati. Detto questo, il Monza ha fatto talmente male quest’anno che è difficile trovare motivi di speranza per i propri tifosi: solo due vittorie in tutto il campionato, e non vince da novembre, dalla partita d’andata contro il Verona. C’è stata una breve parentesi positiva, quella contro la Fiorentina con Bocchetti in panca, ma per il resto è una squadra disarmonica. Anche l'appello alla dignità da parte della società non è stato raccolto nelle ultime gare. Ha perso malissimo a Venezia, male anche a Cagliari… è una squadra in netta involuzione. Nell’ultima partita casalinga prima di oggi, il derby contro il Como, è sembrata ormai abbandonata a sé stessa. Qui si aspetta solo la retrocessione matematica, e soprattutto si aspettavano notizie positive sul fronte societario."
Cosa non ha funzionato nella stagione del Monza?
"È proprio questo l’aspetto più critico: la situazione societaria. Secondo me ha pesato tantissimo. E ti dirò di più: ero presente a Cagliari per Cagliari-Monza, e lì ho posto questa domanda direttamente a chi di dovere. Ho chiesto quanto abbia influito l’instabilità societaria sulle difficoltà della stagione. Mi è stato risposto: ‘Per il bene del Monza, a questa domanda ti risponderò a fine stagione’. Già questa risposta ti fa capire che il problema è reale. Non avere una proprietà solida, e un Adriano Galliani che non è più presente come una volta — né fisicamente, né sul mercato — ha pesato molto. Il Monza ha fatto un mercato di gennaio disastroso, perdendo quattro titolari importanti in una squadra già in difficoltà. Invece di rinforzarsi, ha preso delle scommesse: Castrovilli, che non giocava da tempo, o giocatori come Akpa Akpro. Non c’è stato un adeguamento reale dei valori, e da lì in poi c’è stato il crollo fino all’ultimo posto. È una squadra che, purtroppo, si è spenta. E ora la Serie B è praticamente certa."