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interviste

Montervino: “Mi piacerebbe lavorare con Gasperini. Sulla panchina del Napoli…”

Montervino
Le parole dell'ex capitano azzurro a Radio Amore
Ugo Casadio

Ai microfoni di Tiro a Giro, il format radiofonico de La Musa Azzurra e de La Napoli bene Instagram, in onda su Radio Amore Campania, è intervenuto Francesco Montervino, ex capitano azzurro che sul futuro allenatore del Napoli dichiara.

Le parole di Montervino sul Napoli

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“Mi piacerebbe fare un’esperienza con Gasperini. E’ un allenatore che ha la caratterialità alla Conte, che si impone sulla società, però è uno che non ha vinto niente di importante e potrebbe avere un ulteriore stimolo. E’ un allenatore che fa crescere l’appeal del Napoli, che può migliorare il Napoli, e soprattutto che può essere capace di controbattere gli atteggiamenti poco consoni della proprietà. Poi può stare anche antipatico ma è un allenatore capacissimo che può far crescere notevolmente il valore dei giocatori in rosa e che può farti prendere altri giocatori da valorizzare. Ho la sensazione che se arriva un allenatore che dice a De Laurentiis per piacere, tu qui dentro non devi più entrare probabilmente diventa l’idolo di tutta la città”.


Su De Laurentiis e sulla sua presenza al centro sportivo e negli spogliatoi “C’era una figura di direttore come Pierpaolo Marino che era uno molto presente e non dava la possibilità ad altri di preoccuparsi di ciò che stava accadendo nello spogliatoio. Erano i primi annni di De Laurentiis quindi non aveva la competenza che ha acquisito in questi anni. Competenza gestionale, non tecnica. Nonostante siano 20 anni che ha una squadra di calcio non ha quel tipo di competenza, per averla ci devi nascere nel calcio, ci devi crescere, devi stare tutti i giorni agli allenamenti, devi vedere dal vivo mille partite l’anno, non solo quelle della tua squadra. Era meno ingombrante sicuramente”.

Sulla scelta dello scorso anno di prendere prima un allenatore e poi un Direttore Sportivo “Senza dubbio c’è stata una problematica. La gerarchia dice che esiste un Presidente, un Direttore Generale, un Direttore Sportivo ed un allenatore che deve essere la risultanza di tutte le dinamiche economiche e tecniche. Questo è il giusto equilibrio”. 

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